Acqua Ecologia

Pavoncelli, le prove dei danni

DSC_0010La denuncia del Movimento Cinque Stelle locale
Sversamenti provenienti dal cantiere inquinano in modo più che evidente il fiume Sele. E questi sono soltanto i lavori preparatori al mega cantiere che si apprestano ad aprire.

Miracolo: le placide acque del fiume Sele si tingono di bianco! Così inizia il breve comunicato che è apparso su una pagina Facebook del Movimento Cinquestelle di Caposele, e al commento ci sono foto molto eloquenti che mostrano il “candore”delle acque del fiume. Il documento continua dicendo che non è la prima volta che avviene questo cambiamento cromatico, evento che si è più volte ripetuto da quando sono iniziati i lavori per la Pavoncelli bis. In realtà i lavori non sono iniziati ancora, e dunque figuriamoci quando saranno iniziati realmente, per ora si tratta di lavori propedeutici a quelli che si dovranno fare, non sono iniziati poiché le decisioni sono nelle mani del tribunale delle acque. La Pavoncelli, la galleria che porta l’acqua in Puglia, fu costruita a cavallo tra il primo e il secondo decennio del secolo scorso; con il terremoto del 1980 ha subito dei danni, ma grazie a un bypass costruito in quella occasione, si ripristinò la sua funzione normale. Ora i vuole costruire un nuovo tunnel, la Pavoncelli bis appunto, dal diametro di 10 metri che va restringendosi gradualmente man mano che si incunea nella montagna. Molte perplessità suscita l’opera, sia nelle associazioni ambientaliste della Valle del Sele, sia in numerosi studiosi, geologi che in varie occasioni si sono espressi negativamente rispetto a quest’opera faraonica, il cui costo è pressappoco di 180 milioni di euro, insomma essa rappresenta la TAV del Sud. L’altra preoccupazione delle popolazioni locali è l’emungimento acque_biancheselvaggio da parte della Regione Campania che, per assicurare sempre più risorse idriche alle popolazioni pugliesi, potrebbe danneggiare la ricchezza idrica del serbatoio dei Monti Picentini.
Il Sindaco di Caposele assicura che le captazioni sono monitorate dalla Regione Campania, per cui non corriamo il rischio di vedere prelievi maggiori di quelli che realmente necessitano alla Puglia. Ma torniamo alla denuncia dei rappresentanti del Movimento Cinquestelle che nel post pubblicato sulla propria pagina esprimono preoccupazione per la salute del fiume Sele e si chiedono se questo fenomeno, quello dell’acqua  intorbidita, possa arrecare danni alla flora e alla fauna fluviale. Il movimento attende una risposta anche dall’Amministrazione comunale. Oltre al Movimento Cinquestelle, anche la nascente Associazione di secondo livello “Uniti nella Valle”, organismo che raccoglie decine di associazioni ambientaliste e culturali dell’Irpinia, della Valle del Sele del Tanagro e degli Alburni, (nata all’indomani della costruzione dell’inceneritore di Oliveto Citra sta sempre più crescendo e diventando incisiva nelle problematiche ambientali sul territorio) ha presentato una richiesta al Sindaco di Caposele di accertamento ufficiale sulle cause del recente intorbidamento delle acque nell’alveo del fiume Sele; evento che si è già verificato altre volte nel corso degli ultimi anni. L’associazione si ritiene preoccupata delle ripercussioni che questo fenomeno potrebbe avere sulla flora e sulla fauna fluviale, e con questo documento, l’associazione chiede di accertare quale sostanza riversata nel fiume abbia provocato il cambiamento cromatico dell’acqua; inoltre, sempre il documento di Uniti nella Valle chiede all’amministrazione comunale di vigilare e di rendicontare ai sottoscrittori tutto ciò che è avvenuto ed, inoltre, di predisporre tutti gli atti per chiarire questo fenomeno che di certo non è naturale.
Oggi una delegazione dell’Associazione Uniti nella Valle si è incontrata sul cantiere della Pavoncelli con il consigliere Comunale Pietro Cetrulo delegato alla Pavoncelli, al quale sono state mostrate le foto dell’acqua dal colore del latte; Cetrulo ha minimizzato dicendo che si tratta di cose che accadono durante i lavori, che è cascato del pietrame ed è ovvio che un po’ l’acqua si possa intorbidire, lo stesso fenomeno si può verificare in  caso di precipitazioni piovose. Il consigliere Cetrulo a nome dell’amministrazione si è messo a disposizione per fare chiarezza su quanto è accaduto, sottolineando il concetto che l’amministrazione ha a cuore la salubrità delle acque ed ha fatto di tutto per investire nella sicurezza del fiume, ha invitato l’Associazione ad effettuare dei prelievi per analizzare l’acqua, inoltre farà seguire alle sue parole un comunicato per iscritto all’Associazione Uniti nella Valle e nei prossimi giorni fornirà il verbale redatto dal responsabile del cantiere. Intanto le Associazioni attendono fiduciose che nulla di grave sia accaduto alla salute del Sele, ma visto che le pozzanghere sono di colore bianco, non di certo si può pensare che siano detriti terrosi, allora chi può fare chiarezza sulla opacità di queste acque?

Di Mino De Vita
Ottopagine 05.10.2013

2 Replies to “Pavoncelli, le prove dei danni

  1. E’ raccapricciante la totale indifferenza delle istituzioni, delle associazioni complici, dei militanti, dei vari gruppi che parlano di vivibilità ed ecosistema, di quelli che fanno festini nel parco fluviale e lungo la riva del fiume, riempiendosi la bocca e internet di cazzate.
    Cosa siete disposti a fare ora, cosa siete disposti a dire ora, cosa siete disposti a perdere ora che si vedono i primi “danni collaterali” di questo ecomostro.
    Ma sono sicuro che “il meglio deve ancora venire”.

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