Acqua Informazione

Colucci attua il ‘Piano-sorgenti’

Pavoncelli bis, oggi la sentenza
Alla vigilia della sentenza del Tribunale Superiore delle Acque, attesa per oggi, i sindaci dell’Alta Irpinia hanno appreso con favore la decisione della Regione affidare al presidente uscente il compito di guidare l’Ato fino alla legge di riordino. <<Il Presidente dell’Autorità di Ambito ‘Calore Irpino’ professor Giovanni Colucci è stato individuato quale Commissario Straordinario dell’Ente>>, si legge nella nota diffusa nel pomeriggio di ieri. Avrà i poteri di portare avanti il Piano d’ambito aggiornato a dicembre.

<<La Regione Campania, nelle more dell’emanazione della legge regionale di rassegnazione delle competenze a nuovi soggetti da individuarsi in sostituzione delle Autorità d’Ambito, ha inteso confermare gli attuali Presidenti in un’ottica di continuità e di non interruzione delle funzioni istituzionali e statutarie>>, fa sapere l’ente d’ambito in una nota diffusa ieri pomeriggio. La decisione della Regione evita nella sostanza il vuoto di governo, che la mancata nuova ennesima proroga del Parlamento aveva invece propiziato alla fine di dicembre. Colucci potrà quindi portare avanti tutte le prerogative fino ad ora in capo al presidente, al cda e all’assemblea, compresa l’attuazione del Piano d’ambito, così come aggiornato dai sindaci il mese scorso. Di qui il sospiro di sollievo di molti amministratori locali, preoccupati della mancanza di un interlocutore del territorio ai tavoli dove si dovranno concertare i parametri idrici fondamentali, quelli che regolano il grado di sfruttamento delle sorgenti e delle fonti, per la gran parte dell’Alta Irpinia. Colucci vivrà le sue prime ore da Commissario sul fronte più delicato, quello del contenzioso reiterato e articolato che oppone l’Ato e l’amministrazione provinciale al governo nazionale a proposito della costruzione della galleria di valico, la Pavoncelli Bis di Caposele, Conza della Campania e Teora. E’ prevista questa mattina l’udienza finale al Tribunale Superiore delle Acque, dove i giudici dovranno pronunciarsi in merito al ricorso presentato dall’Ato, che contesta l’impatto dell’opera sugli equilibri idrici, ma anche sul contesto idrogeologico, rivendicando i giudizi favorevoli incassati presso i tribunali amministrativi tra il 2006 e il 2007. Per l’Ato il governo, dichiarando la vulnerabilità sismica della galleria esistente, la Pavoncelli, ha di fatto imposto la costruzione di un nuovo passante sotterraneo. Il raddoppio della galleria idrica di valico è il maggior appalto per importo realizzato nel 2012. Il nuovo appalto è stato aggiudicato ad un raggruppamento di imprese, di cui è capofila la Vianini Lavori Spa (Gruppo Caltagirone). L’Ati si è aggiudicata (il 26 aprile scorso) l’appalto per quasi 111 milioni di euro oltre iva e oneri per la sicurezza, superando altre 6 offerte. La Vianini, tra le maggiori realtà nel settore delle grandi opere, dalle metropolitane alla autostrade, dalle ferrovie ai complessi sportivi, ha una notevole esperienza in materia di costruzioni e servizi idrici. Dalle opere per la derivazione dall’invaso di Arcichiaro del Molise, alla sua partecipazione nella società Acqua Campania spa, gestore della rete idrica regionale (concessionaria dell’Acquedotto della Campania Occidentale, nell’ambito dello schema Volturno, collegato alle sorgenti di Cassino per 11mila litri al secondo). Oltre alla Galleria alternativa alla Pavoncelli, sarà realizzata una centrale idroelettrica nel Vallone delle Brecce.

Christian Masiello
Ottopagine 16 gennaio 2013

Lascia un commento