I due alleati pdl e pdmenoelle si stanno per sbranare a vicenda, come i gangster nelle scene finali del film “Le Iene“. E forse siamo finalmente al finale di partita. Hanno usato ogni risorsa contro il cambiamento, contro il M5S. Hanno dovuto rieleggere un presidente della Repubblica di 88 anni garante delle larghe intese, hanno fatto un inciucio alla luce del sole con Berlusconi, dopo aver preso i voti in campagna elettorale dichiarando che lo volevano smacchiare, e hanno chiamato tutto questo “atto di responsabilità“. Chi ha fatto fallire il Paese è al governo e ci vuole rimanere ad ogni costo. La condanna, forse imprevista, di Berlusconi ha fatto saltare il banco. C’è la possibilità di nuove elezioni, di voltare pagina dopo vent’anni di buio e di decadenza del Paese. Loro lo sanno e, improvvisamente, dopo quasi otto anni di letargo sul Porcellum hanno fretta, molta fretta di cambiarlo. Sanno che con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo. Se succedesse, il presidente del Consiglio del M5S, che dovrà essere una persona interna al MoVimento, ricoprirebbe anche il ruolo di presidenza UE nel 2014. Uno scenario da evitare con ogni mezzo. E quindi, questi signori che si baloccavano con il cambiamento della Costituzione demolendo l’articolo 138, per fare in seguito ogni modifica utile a una nuova legge elettorale presidenziale che espropriasse ancora di più il Parlamento e che riducesse i poteri della Magistratura, si sono accorti di non avere più tempo. La riforma della Costituzione può adesso attendere, per la casta, ora, è fondamentale una legge elettorale contro il M5S che, va ricordato, è il primo movimento del Paese, primo di ogni partito per numero di voti. Non deve avere la possibilità di vincere! Il M5S vuole cambiare la legge elettorale, ma per attuare la democrazia diretta vuole inserire il voto di preferenza, il vincolo di mandato, l’abolizione del voto segreto, la possibilità di sfiduciare l’eletto da parte del collegio elettorale (come avviene in parte negli Stati Uniti), l’obbligo dell’attuazione del programma elettorale, l’esclusione automatica di ogni politico condannato in via definitiva, la ratifica attraverso un referendum della nuova legge elettorale e l’inserimento di questa nella Costituzione in modo che non possa essere modificata a piacimento dai partiti per perpetuare il loro potere. Queste condizioni, alla quale vanno aggiunti l’immediata abolizione dei finanziamenti elettorali, l’introduzione del referendum confermativo e l’obbligo di discutere le leggi di iniziativa popolare, sono inaccettabili per pdl e pdmenoelle. L’Italia non ha più tempo per dei giochetti, per le cazzate, per le “quattro o cinque cose da fare insieme” che non si faranno mai. Il M5S vuole fare una sola cosa, una sola, mandarli a casa..Bisogna tornare alle urne al più presto possibile. Ogni voto un calcio in culo ai parassiti e incapaci che hanno distrutto il Paese. La legge elettorale la cambierà il M5S quando sarà al governo, loro il Porcellum lo hanno tenuto ben stretto perché, comunque andasse, che fosse il pdl o il pdmenoelle a vincere, vinceva sempre il banco. Il M5S vuole fare saltare il banco. Alle elezioni subito, con buona pace di Napolitano che dovrebbe dimettersi quanto prima.
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