Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, intervenendo alla Camera: “Entro agosto anche leggi Ue e sull’omofobia”. Salta l’intesa sulle modifiche da ritirare con il M5S, che attacca: “Pronti a presentare soltanto 8 proposte”.
SALTA INTESA CON M5S – L’appello del governo ai gruppi parlamentari di opposizione perché riducessero le proposte di modifica è stato accolto da Lega e Sel, non da M5S. “Abbiamo avuto – ha ricordato il ministro – un incontro stamani e ci è stato detto che se avessimo accolto una serie di loro emendamenti gli altri sarebbero stati ritirati. Quando abbiamo obiettato che una parte di essi era ammissibile e un’altra no per ragioni di copertura ma anche di merito, quel gruppo ha deciso di chiedere il voto su tutti gli emendamenti”.
La presidente della Camera ha convocato la conferenza dei capigruppo, che si svolgerà intorno alle 12, per stabilire le modalità del voto che dovrebbe essere non prima di domani.
LE REAZIONI – Polemici i grillini. “M5S propone 400 emendamenti al decreto del Fare. Poi ridotti a 75 in commissione. Poi ridotti agli 8 più salienti – si legge sulla pagina facebook del movimento -. Ma il governo non accetta neanche quelli e pone la fiducia. Ancora una volta la maggioranza non si è scongelata”. All’attacco anche la deputata Roberta Lombardi: “Il governo in soldoni ci ha appena detto che siccome M5S fa davvero l’opposizione e cerca di far lavorare il Parlamento invece di accordarsi con la maggioranza come Sel e Lega, per colpa nostra è costretto a porre la fiducia senza emendamenti sul dl del fare. Che eversivi che siamo noi 5 stelle”.
La Repubblica.it