Oggi, 2 luglio 2013, il tempo è sereno su quasi tutta l’Italia, isole comprese. La disoccupazione ha toccato il record storico dal 1977, da quando viene misurata, la produzione industriale precipita, le aziende chiudono o espatriano, il debito pubblico aumenta, qualcuno si suicida, ma è ormai un dettaglio. Il Governo, nel frattempo, fa solo annunci e tira a campare per non tirare le cuoia sotto l’attenta regia di Napolitano che dal Colle, elargisce segni di sostegno quotidiano ai ministri. Tutto secondo la norma. Nessuna nuova, pessima nuova. Ci si avvia verso la catastrofe economica senza che nessuno nel Governo, nei partiti, nelle istituzioni abbia il coraggio di denunciarlo, di fare qualcosa. Con questi non cambieremo mai. Il loro unico obiettivo è di guadagnare tempo, come i condannati nel braccio della morte. Il loro tempo e il nostro sono però asimmetrici, più tempo guadagnano loro, più ne perdiamo noi, più l’Italia sprofonda. Persino il fascismo ebbe il pudore di far cadere Mussolini, e indirettamente di condannarsi, il 25 luglio 1943, giorno del Gran Consiglio. Questi resistono come delle cozze. Sono la malattia e vogliono essere anche la cura. Neppure il fascismo o il re avrebbero tollerato un esecutivo sorretto da Berlusconi. Gli italiani stanno avviandosi verso la miseria, verso anni di ricostruzione nazionale con un Letta, nuovo Romolo Augustolo, l’ultimo insignificante imperatore romano. Il popolo italiano si è espresso per un cambiamento alle elezioni politiche di febbraio. Il M5S è risultato primo in 50 province e secondo in 42 su un totale di 108, primo in assoluto nel Paese. Da allora è iniziato un tiro al bersaglio da parte di tutti i media, incluse le televisioni pubbliche (una vergogna!). Una delegittimazione continua da parte del Sistema che ha colpito chiunque facesse parte del M5S o che solo osasse dichiararsi a favore. Non vorrei essere nei panni di questi politici, di questi pennivendoli quando il popolo italiano capirà di essere stato ingannato. L’italiano viene descritto come “brava gente“, ma può diventare feroce, come dimostrato dalla Storia, anche recente. Napolitano vada in televisione, in prima serata e parli alla Nazione. Dica la verità sullo stato dell’economia, sulle misure che dovremo prendere, sui sacrifici enormi che ci aspettano. Imponga la cancellazione del Porcellum, contro cui alla Camera ha votato soltanto il M5S e un solo deputato del pdmenoelle e sciolga il Parlamento. Quest’agonia non può durare. Chiedo un incontro con Napolitano.
Related Articles
Bella ciao…
Due anni di “lavoro” (più corretto dire servizio sociale) all’interno delle istituzioni sono stati incredibili. Da quando siedo tra i dorati scranni di Montecitorio ho imparato a capire che le regole sono fatte per essere violate ad uso e consumo della maggioranza, che le figure che dovrebbero essere imparziali e tutelare tutti, si schierano inevitabilmente […]
Politica e gioco d’azzardo: esposto alla magistratura del M5S
Dopo il servizio de Le Iene andato in onda martedì 29 ottobre, “Lobby del gioco politici e affari” e le minacce a Filippo Roma da parte di un ex collaboratore di un senatore (“non pensi che nella vita un giorno di questi qualcuno potrebbe anche farti del male?“) e le gravi accuse e ombre sull’operato di quest’ultimo […]
Regio Tratturo & Friends: legame tra cibo, agricoltura e territorio
Ariano Irpino – “Farming is a colourful adventure”: è il tema della quinta edizione del “Regio Tratturo & Friends”, il Farm Festival made in Irpinia che rappresenta un eccellente laboratorio didattico per la promozione di nuove forme di interazione tra cibo, agricoltura e territorio rurale in un orizzonte europeo lungo le vie della transumanza. Anche […]