Chiusa la consultazione online dei 5 Stelle. Grillo: “Scelta straordinaria”. La giornalista di Report: “Quando pensano che tu sia all’altezza di un compito così grande si può solo essere onorati, perchè è altamente gratificante”. Capezzone (Pdl): “Con lei le manette diventerebbero simbolo d’Italia”. Secondo Gino Strada, terzo Stefano Rodotà. Solo ottavo Romano Prodi e ultimo Dario Fo.
Nessun commento invece da Gino Strada. “Lo apprendo adesso – ha detto riferendosi ai risultati – non ho commenti da fare, non sarebbe serio. Sto a guardare”. La vittoria della Gabanelli sulla pagina Facebook del leader 5 Stelle è stata accolta molto positivamente dagli utenti, soddisfatti anche della “sconfitta” di Prodi, che già nei giorni scorsi era stato criticato perché considerato uomo dell’establishment vicino ai poteri forti. Una candidatura sulla quale era ritornato lunedì Gianroberto Casaleggio che, durante l’incontro con gli imprenditori a Torino, aveva dichiarato di preferire un nome super partes non legato al mondo della politica, aggiungendo però che, se il Movimento lo avesse scelto, allora lo avrebbero votato. A fronte dei risultati delle Quirinarie, l’ex premier a margine di un convegno a Roma ha dichiarato di non volere dire “nulla per evidenti motivi”.
Grillo, che ha cominciato oggi il suo tour in Friuli Venezia Giulia, ha puntualizzato che se la Gabanelli “eventualmente non accetta passeremo al secondo e poi eventualmente al terzo” candidato. Entusiasti i commenti che arrivano dai parlamentari 5 Stelle. ”I primi tre nomi – Gabanelli, Strada e Rodotà – sono i nomi migliori che si potessi indicare. La Rete ha scelto il meglio e io ne sono orgoglioso e felice”, ha detto il deputato Roberto Fico. “Le nostre scelte – sottolinea – sono state fatte nel segno della trasparenza, fuori da logiche di inciucio. E abbiamo finito per premiare la competenza, le capacità, la qualità. Ora – conclude – bisogna verificare la disponibilità di Gabanelli e se dovesse accettare, sarà il nome che porteremo avanti”. Per Paolo Becchi, docente di Filosofia del Diritto a Genova considerato l’ideologo del Movimento 5 Stelle, ”ha vinto il cuore e non la testa ma è un cuore grande quello del M5S”. Un risultato per il quale Becchi dice di avere “pregato più di Santa Teresa D’Avila”.
Sul fronte centrodestra, la scelta del Movimento 5 Stelle non piace però a Daniele Capezzone, coordinatore dei dipartimenti Pdl, secondo cui “con la candidatura grillina di Milena Gabanelli alQuirinale, la Repubblica italiana avrebbe bisogno di un nuovo simbolo: le manette. Ma non abbiamo bisogno di un’Italia fondata sul giustizialismo”.
Redazione
Il Fatto Quotidiano 16 aprile 2013