Gli ultimi eventi europei impongono a tutti i cittadini una profonda riflessione a proposito della politica estera italiana. Il Governo è totalmente in preda agli eventi, elargisce solidarietà a destra e a manca ma non agisce in alcun modo, anche perché tirato per la giacchetta da una parte e dall’altra. Nicchia, non prende posizione, si accoda alle grandi cordate e non si guarda dentro. Il Parlamento deve fare quello che il Governo non ha il coraggio di fare, discutere di un cambio nella nostra politica estera. E, in seguito a un dibattito sul merito, sentite tutte le parti, votare per vincolare il Governo ad agire con determinazione e a non stare immobile mentre tutt’intorno una terza guerra mondiale a pezzetti prende sempre più piede. Per questo abbiamo inviato ai presidenti di Camera e Senato una richiesta per indire questo dibattito.
Lettera ai presidenti della Camera e del Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso
“Ci troviamo in una fase cruciale e la paura è il denominatore comune che ci sta accompagnando in questi mesi convulsi, segnale dell’impotenza e dello stato confusionale in cui versa l’establishment euro-atlantico.
Il ruolo dell’Unione Europea, appare come un ‘contenitore geopolitico’ incapace di adeguarsi ai mutamenti in atto e dare risposte in termini di sicurezza e lotta al terrorismo. L’intera impalcatura su cui è costruito il potere del sistema euro-atlantico sembra essere ormai vicina al collasso. Oggi, consci di questo chiediamo una svolta nella politica estera e una reale volontà politica nel farlo. L’Italia ha l’obbligo di tornare ad esprimere una politica estera sempre più autonoma e che abbia come principale interesse la sicurezza nazionale. Una politica estera non più schiava di decisioni altrui che negli ultimi anni si sono rivelate drammatici fallimenti.
Chiediamo, dunque, con urgenza e come forza principale di opposizione del Paese, alle SS.LL. di inserire immediatamente nel calendario dei lavori dell’Aula, la previsione di un dibattitto di tutte le forze politiche su temi più volte proposti in mozioni e risoluzioni quali:
– La ridiscussione del ruolo e degli accordi con la Turchia, come principale alleato nella gestione dell’immigrazione, alla luce degli ultimi eventi;
– La ridiscussione della decisione emersa nell’ultimo vertice NATO di proseguire la missione militare in Afghanistan per la quale si chiede all’Italia un impegno più consistente;
– La proposta di non destinare più nostri finanziamenti a paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar e i Paesi del Golfo a causa della loro ambiguità con il terrorismo internazionale introducendo una moratoria sulle armi da fuoco;
– La richiesta al Governo di una collaborazione senza precedenti tra le forze di intelligence dei paesi UE, Nato e della Federazione russa.
di MoVimento 5 Stelle