Opposizioni: la maggioranza si dimetta

Caposele – Prime reazioni politiche dopo la condanna all’assessore Malanga. Opposizioni: la maggioranza si dimetta. Ma il vicesindaco Cifrodelli frena: <<Noi compatti. Andiamo avanti>>.

Prime reazioni dopo la condanna dell’assessore Vito Malanga a un anno di reclusione e uno di interdizione ai pubblici uffici per abuso di ufficio. Gli incartamenti sono arrivati al Prefetto. A breve si saprà dell’eventuale sospensione dalla carica elettiva di Malanga per effetto della legge Severino, che per la prima volta pobrebbe ‘far sentire’ i suoi effetti in Irpinia. La vicenda ha messo in subbuglio le forze politiche. Alcune voci raccontavano infatti di presunti dubbi che sarebbero stati espressi dal vicesindaco Donato Cifrodelli sul prosieguo dell’avventura amministrativa in seno alla maggioranza. L’interessato smentisce categoricamente. Anzi, rinnova l’impegno: <<Vedremo gli effetti della sentenza di primo grado. Questo non ci vieta di continuare. Abbiamo tanti progetti e attività da portare avanti. Siamo uniti e compatti. E ne daremo conferma con atti concreti>>. Cifrodelli non nasconde la dialettica apertasi in maggioranza dopo la condanna a Malanga. Ma, <<fermo restando che le sentenze si devono rispettare, aspettiamo il Prefetto per una valutazione politica e tecnica più puntuale>>. La maggioranza quindi non è intenzionata a gettare la spugna. Quello che, invece, vorrebbero le forze di minoranza in consiglio che chiedono dimissioni in blocco. E a cui non sono andate giù le parole dell’avvocato dell’assessore, Vincenzo Esposito, che ha espressamente parlato di manovra politica in atto, per sfiancare Malanga, da chi non riuscirebbe a sconfiggerlo nell’urna elettorale. <<Non mi aspettavo queste parole>>, dichiara Antonio Cione di Caposele Futura, <<proprio da lui, a cui spesso il comune si rivolge per affidare importanti incarichi. Non si confonda giustizia e politica>>. Il consigliere aveva deciso di non commentare l’accaduto, ma, <<di fronte a tali espressioni, non posso che chiedere le dimissioni. L’assessore ha altri procedimenti a carico: se alcuni cittadini ritengono di ricorrere in giudizio perché qualcuno si comporta in maniera tale da istigarli, questo non può invadere il campo del confronto politico>>. Sulla stessa lunghezza d’onda Lorenzo Melillo del Circolo Arcobaleno. Una posizione che arriva  dopo un confronto interno al gruppo. Solidarietà piena per la vicenda umana di Malanga e totale alla famiglia. Ma dura analisi: <<Sbagliato entrare in una vicenda tra privati cittadini>>. Per Melillo è <<la conferma dell’ennesima sconfitta politica di una maggioranza che ha perso 5 consiglieri in 7 anni e che si presenta in consiglio a fare espulsioni, forse prima in Italia. Spero capiscano che non ci sono più le condizioni per andare avanti. Al paese deve essere data la possibilità di ritrovare una normalità di gestione e un’autorevolezza che manca da troppo tempo>>.

Redazione
Il Quotidiano del Sud 09.03.2016