Vito Malanga, assessore ai Lavori pubblici a Caposele, è stato condannato ad un anno di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per lo stesso periodo. Di ieri la decisione del Tribunale di Avellino. Una condanna che arriva per il reato di abuso in atti d’ufficio. Il tutto per aver negato l’agibilità ad un locale commerciale di via santuario (S. Gerardo) frazione di Materdomini. Le parti civili erano difese da legali Giacomo Ambrosino e Giuseppe Palmieri.
Malanga è stato condannato per aver reiteratamente rifiutato di rilasciare il certificato di agibilità accampando in un primo momento problemi sollevati da alcuni condomini per una corte comune, poi per la presunta mancanza di certificazione dell’impianto idrico, poi per la presunta difformità dei certificati di idoneità statici. Chiara secondo il Tribunale di Avellino la volontà di svantaggiare le parti civili a vantaggio di altri. L’Avvocato Palmieri dichiara:“Sono molto soddisfatto della decisione del Tribunale per la mia assistita che dopo aver tribolato per anni, finalmente vede riconosciute le proprie ragioni, perchè il processo penale è sempre sofferenza, anche per la parte vittoriosa“.
LA SCURE DELLA SEVERINO
Adesso Malanga, detto il superassessore, rischia la sospensione per via della legge Severino. In base all’articolo 11 è infatti prevista la sospensione di diritto degli amministratori locali che hanno riportato una condanna anche non definitiva per abuso d’ufficio. E’ l’uomo forte del sindaco Farina, indicato come il prossimo candidato alla carica di primo cittadino dell’area di maggioranza.
di Giulio D’Andrea
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