Una frizzante brezzolina rinfresca l’aria del Palazzo, portandovi una possente ventata di novità. Musica nuova in cucina! Il premier Silvio Berlusconi ha appena fatto approvare dal Parlamento una legge bavaglio che vieta alla stampa di pubblicare le intercettazioni di indagati e non indagati che siano prive di rilevanza penale, ma non di rilevanza politica, morale e giornalistica.
Il premier Berlusconi si accinge a modificare la Costituzione, abolendo le elezioni per il Senato e trasformando la Camera Alta in una cameretta bassa bassa nominata da chi vuole lui.
Il premier Berlusconi affida la Costituzione nelle mani di una sua favorita e del suo fedelissimo Denis Verdini (cinque processi in corso: tre più di lui).
Il premier Berlusconi ha dichiarato che “gli italiani attendono la riforma della Costituzione da 70 anni”, cioè da tre anni prima che venisse scritta e approvata.
Il premier Berlusconi ha minacciato la seconda carica dello Stato (ma solo perché la prima non c’è più), cioè il presidente del Senato, seconda carica dello Stato, intimandogli di interpretare la Costituzione e il regolamento come vuole lui.
Il premier Berlusconi, non avendo numeri sicuri al Senato, convoca a Palazzo Chigi esponenti dell’opposizione per convincerli a non opporsi e a passare con lui, promettendo posti di governo e strapuntini di sottogoverno, presidenze di commissioni e candidature sicure alle prossime elezioni, tant’è che qualcuno lo accusa di compravendita di senatori.
Il premier Berlusconi, dopo aver finalmente abolito l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ha varato un decreto urgente contro le assemblee sindacali dei lavoratori che osano protestare perché il suo governo non paga loro gli straordinari.
Il premier Berlusconi ha nuovamente aumentato le pene per i furti e gli scippi e al contempo ha diminuito quelle per gli evasori fiscali, così chi ruba 50 euro finisce in galera e chi ne ruba fino a 150 mila non rischia di vederla neppure in cartolina.
Il premier Berlusconi ha di nuovo promesso l’abolizione della tassa sulla prima casa, senza distinzione fra stamberghe e ville.
Il premier Berlusconi ha appena rioccupato la Rai, piazzandovi un suo ghost writer e alcuni portaborse, in ossequio alla sua legge Gasparri.
Il premier Berlusconi, non contento, ha fatto sapere ai nuovi nominati in Rai di non gradire alcuni talk show che diffondono pessimismo, raccontano che “va tutto male” e non esaltano abbastanza gli strepitosi successi del suo governo, raccomandando ai telespettatori di boicottarli guardando la serie di Rambo su Rete4, tv di sua proprietà.
Il premier Berlusconi, tramite il suo partito, ha fatto convocare il direttore di Rai3 per torchiarlo su un delitto gravissimo: la presenza nei programmi di alcuni esponenti dell’opposizione a 5Stelle, per giunta piuttosto efficaci e telegenici.
Il premier Berlusconi è solito frequentare i talk show che gli lasciano dire e fare i suoi comodi: da quelli delle sue reti (Amici della De Filippi, Domenica Live della D’Urso, Quinta colonna di Del Debbio, Tiki Taka di Pardo) a quelli più accoglienti della Rai (da Porta a Porta dell’amico Bruno a Virus del suo vicedirettore Porro a Parallelo Italia di Riotta).
Il premier Berlusconi è stato accolto da Riotta al Forum di Cernobbio con frasi del tipo: “Fate un bell’applauso al presidente del Consiglio, potrete raccontarlo ai vostri nipoti!”.
Il premier Berlusconi ha attaccato la presidente dell’Antimafia Rosy Bindi, poi ha ordinato: “Non si può dire che le mafie controllano tre regioni d’Italia”; intanto il questore di Napoli, sull’onda dell’attacco di Berlusconi a La Piovra e al romanzo Gomorra, se l’è presa con la serie tv Gomorra perché offende il popolo napoletano.
Il premier Berlusconi è stato paragonato ieri dal Corriere della Sera ad Alcide De Gasperi o, in subordine, a Giovanni Giolitti (che nel 1912 inaugurò il suffragio universale, mentre il premier l’ha appena abolito per il Senato).
Il premier Berlusconi, non pago, dispone di un house organ diretto da un funzionario di Palazzo Chigi che ogni giorno canta le sue lodi e beatifica la sua sacra famiglia, soprattutto suo padre e le sue favorite, mentre un vignettista di corte lo equipara a Dio.
Il premier Berlusconi si tiene nel governo quattro sottosegretari inquisiti, senza contare quelli che ha candidato alle elezioni europee, regionali e comunali.
Il premier Berlusconi ha imposto una legge intimidatoria sulla responsabilità civile dei giudici, che ora possono essere denunciati dai loro imputati durante il processo.
Il premier Berlusconi ha insultato due importanti esponenti della sinistra europea, il leader laburista inglese Corbyn e l’ex ministro greco Varoufakis. E quando quest’ultimo gli ha risposto, lo ha fatto deridere dal portavoce di Palazzo Chigi con il tweet “Un bacio al dottor Spock” che, per eleganza, ricorda le corna esibite dal premier al vertice di Caceres. Prossimo tweet: un dito medio sollevato con la scritta “Ciaone”.
Ah no, scusate, mi avvertono che il premier non si chiama Berlusconi. Infatti, qui sotto, la piazza è vuota. E, intorno, tutto tace.
Marco Travaglio
Il Fatto Quotidiano 25.09.2015