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Altra acqua alla Puglia. Sibilia: siamo alla beffa.

La talpa nella Gallaria Pavoncelli bisProsegue la battaglia infinita tra Irpinia e Puglia. Il sistema idrico della nostra provincia ancora una volta minacciato, secondo Carlo Sibilia. Il deputato del Movimento Cinque Stelle teme che con un punto interrogativo sulla durata del cantiere Pavoncelli Bis, l’Irpinia possa perdere altre quantità d’acqua. Questa volta da Conza. <<Dopo il danno pure la beffa? Noi non ci stiamo>>. Così esordisce il pentastellato. Si prefigura l’ennesimo braccio di ferro. Che cosa è successo? Bari ha chiesto alla Campania l’approvvigionamento dal potabilizzatore di Conza. Che attualmente funziona, ma con 1000 litri al secondo che tornano nell’Ofanto. Manca infatti fari_vend_amal’autorizzazione dell’Asl Avellino perchè l’acqua possa essere utilizzata dai pugliesi. E in parole povere la Puglia sostiene che in attesa della galleria Pavoncelli Bis a Caposele, la Regione non possa fare a meno di utilizzare l’acqua potabilizzata. In particolare quella del maxi-impianto alle spalle della diga di Conza. Proprio per questo Fabiano Amati ha scritto al vice presidente campano Fulvio Bonavitacola. 
L’obiettivo è sollecitare l’Asl irpina ad autorizzare il prelievo. Amati è consigliere regionale, ex assessore con Vendola. E ora anche presidente del Comitato tecnico-consultivo per la realizzazione della Pavoncelli Bis. Dura Carlo Sibilia: <<I lavori per la Pavoncelli Bis dovrebbero terminare nel 2016 ma ad un anno dalla conclusione è stato realizzato solo il 21 per cento degli interventi previsti. Tra stop per carenze di liquidità preannunciati dallo stesso commissario Sabatelli nell’audizione dello scorso febbraio, il cronoprogramma sicuramente non verrà rispettato. A chi giova tutto questo? Di sicuro non all’Irpinia e non ai cittadini di Caposele>>.
Chiude: <<Come se tutto ciò non bastasse un nuovo pressing per avere l’autorizzazione sanitaria dell’Asl di Avellino. Per quanto tempo ancora dovremmo sopportare scelte politiche miopi e contraddittorie, prese in totale dispregio dell’interesse collettivo e del bene comune?>>.

Giulio D’Andrea 
Il Mattino di Avellino versione cartacea 02.09.2015

_DSC8344‘La Puglia Vuole Altra Acqua Da Conza. M5S Non Ci Sta’

“Dopo il danno pure la beffa? Noi non ci stiamo” – così il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, in merito all’ ipotesi di utilizzo dell’acqua potabilizzata nell’impianto “Leone Cuozzo” di Conza della Campania (nella foto) avanzata dal consigliere regionale della Puglia Fabiano Amato, presidente del Comitato tecnico-consultivo per la realizzazione della Pavoncelli bis ed ex assessore alle Attività Produttive della Giunta Vendola.

Ipotesi contenuta in una comunicazione al vice presidente della Giunta nonché assessore all’Ambiente della Campania, Fulvio Bonavitacola, per garantire l’approvvigionamento alla Puglia nei due mesi di interruzione della derivazione idrica necessaria per collegare la camera di carico di Caposele alle sorgenti del Calore.

Già molti anni fa – ricorda il deputato avellinese – il geologo Sabino Aquino sosteneva che la _DSC0109
riparazione della vecchia Pavoncelli fosse la soluzione ideale e che, durante il periodo dei lavori, la Puglia non sarebbe rimasta senz’acqua proprio in virtù del ricorso all’invaso di Conza della Campania con i suoi 58 milioni di metri cubi di acqua. Ora si ripropone questa ipotesi pur continuando ad affermare la necessità di un’altra galleria”.

“La verità – commenta Sibilia – è che l’acquedotto pugliese, attraverso il raddoppio della Pavoncelli, mira a captare più acqua dall’Irpinia. La vecchia galleria è sempre stata perfettamente funzionante. Non è mai stata chiusa, tranne nel periodo del post terremoto del 1980, proprio a dimostrazione del fatto che riesce a svolgere il suo compito. Anzi con un’adeguata ristrutturazione potrebbe risolvere tutti i problemi e allora noi continuiamo a chiederci: perché scegliere di costruire una nuova crono_pavgalleria sovradimensionata, costosa e dal forte impatto ambientale? Tra l’altro –
incalza il parlamentare 5 Stelle – i lavori per la Pavoncelli bis, iniziati nel 1990, dovrebbero terminare
nel 2016, ma ad un anno dalla conclusione è stato realizzato solo il 21% degli interventi previsti e, tra stop per carenze di liquidità preannunciati dallo stesso commissario straordinario Sabatelli nell’audizione dello scorso febbraio, il cronoprogramma sicuramente non verrà rispettato. A chi giova tutto questo? Di sicuro non figlioloall’Irpinia e non ai cittadini di Caposele che stanno pagando il prezzo altissimo di vedersi scippare e deturpare l’ambiente, una risorsa che invece andrebbe tutelata e valorizzata”.

“Come se tutto ciò non bastasse – conclude Sibilia – ora un nuovo pressing per avere l’autorizzazione sanitaria dell’Asl di Avellino all’utilizzo dell’acqua potabilizzata nell’impianto di Conza della Campania, ben 1000 litri al secondo. Per quanto tempo ancora dovremmo sopportare scelte politiche miopi e contraddittorie, prese in totale dispregio dell’interesse collettivo e del bene comune?”.

Redazione
Irpiniapost 01.09.2015

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