La <<rivoluzione>> dei Cinquestelle <<Faremo abbassare i rimborsi e rinunceremo alle indennità>>
Fuori dal Palazzo, ma pronti ad entrarci. A quattro giorni dall’esordio, i Cinquestelle si danno appuntamento davanti alla porta di questa nuova casa che continuano a guardare con sospetto. Isola F13 del Centro Direzionale, Consiglio regionale: sette di loro da oggi abiteranno qui. E ancora prima di metterci piede, già annunciano battaglia. Ai privilegi e agli sprechi, certo. Ma soprattutto a quello che individuano come il più privilegiato dei privilegiati: Vincenzo De Luca. <<A Renzi, che dovrebbe essere il massimo garante delle istituzioni, avevamo mandato un avviso alla vigilia delle elezioni perché evitasse l’impasse istituzionale nel quale ci troviamo ora. Uno stallo che rischia di farci perdere miliardi di fondi europei. Invece il premier, che è anche capo del Pd, aggiunge forzatura a forzatura e dopo aver candidato irresponsabilmente un ineleggibile ora prova a mettere pezze a colore superando Berlusconi con una legge ad personam. Siamo passati dal Lodo Alfano al Lodo De Luca: questa legislatura comincia malissimo>>.
Parole della candidata Presidente Valeria Ciarambino, che guida la pattuglia dei consiglieri grillini e non nasconde il timore che il via libera del Tribunale di Napoli a De Magistris possa spianare la strada anche al presidente della Regione. <<De Luca avrebbe già dovuto essere sospeso, non dovrebbe neanche entrare in aula. Lo dice una sentenza della magistratura che resta inapplicata. Per questo domani (oggi per chi legge, ndr) porteremo in Procura un dossier sulle omissioni e le inadempienze del primo ministro e di tutti gli organi istituzionali, un vero schiaffo alla legalità. Nessun cittadino è al di sopra della legge>>, si infervora Ciarambino, forte del conforto dell’avvocato amministrativista Oreste Agosto, che le sta accanto e sventola sotto il naso dei giornalisti la sentenza del Tar relativa al ricorso sull’incandidabilità proposto dal Movimento. <<Leggete: c’è scritto che la sua elezione ricadrebbe sotto il regime sospensivo dell’articolo 8 della Severino>>, dice puntando l’indice sulle righe in fondo a pagina dodici l’avvocato Agosto, che ha già dato battaglia all’ex sindaco di Salerno sul caso Crescent e oggi scommette: <<Non saranno capaci di sanare la sua pozisione>>. Valeria Ciarambino avverte: <<De Luca è sospeso di diritto, è scritto nero su bianco. Chi va contro legge se ne assume le responsabilità sul piano giuridico. Anche Renzi deve stare attento>>. Intanto, all’ombra delle bandiere bianche che sventolano sotto il sole di fine giugno scalpitano gli altri eletti: Michele Cammarano, Tommaso Malerba, Marì Muscarà, Gennaro Saiello, Vincenzo Viglione e Luigi Cirillo, la mascotte del gruppo. <<Ho ventisette anni, mi sono laureato in Giurisprudenza e subito dopo ho cominciato la campagna elettorale>>, racconta il giovane consigliere, il più votato in assoluto nella sua Castellammare con 1.309 preferenze. E Tommaso Malerba da Afragola, per non tradire l’indole barricadiera, traccia le coordinate di una rivoluzione: <<Vogliamo portare un cambiamento profondo in questo Palazzo. Da questo momento, dovranno fare i conti con noi e con tutti quelli che ci sostengono. Reclamiamo soltanto un po’ di normalità>>. Un’aspirazione che Ciarambino – per la quale il Movimento chiederà la vice presidenza dell’Assemblea – si incarica di tradurre in cifre: <<Su 6.600 euro lordi ne tratterremo 5.000 e della quota rimborsi per l’esercizio del mandato tratterremo solo quello che effettivamente spederemo, rendicontando tutto. Inoltre, chiederemo di abbassare il tetto per i rimborsi da 4.400 a 3mila euro, rinunceremo alle indennità di cariche e privilegi accessori e chiederemo l’equiparazione del trattamento pensionistico dei consiglieri a quello dei dipendenti pubblici, ricalcolando vitalizi e pensioni sulla base dei contributi effettivamente versati. Se tutti facessero così – assicura la neo consigliera – assicureremmo alla Regione Campania un risparmio di 10milioni>>.
Davide Cerbone
Il Mattino 26.06.2015