Se Visigoti e Lanzichenecchi tornassero nella capitale per un altro Sacco di Roma non troverebbero nulla. Prima di loro infatti è passato il Pd. Servizi scadenti e spesso inesistenti e buchi (voragini?) di bilancio che saranno ripianati dai romani attraverso nuove tasse comunali. Marino è tranquillo, un baluardo “Dimissioni? Se me ne vado a casa, favorisco i clan”. E se non le dà, chi favorisce? E’ stato scoperto un buco di bilancio di 853 milioni. La Giunta Marino non solo spende più del dovuto, ma lo spende male, perpetrando gli sprechi dell’amministrazione Alemanno. Il sistema di mafia capitale è stato mantenuto anche così: basti considerare i 30 milioni di Euro che si spendono per mantenere otto campi con 8.000 Rom, o i 35 milioni di Euro per i residence per l’emergenza abitativa.
“Non solo mafia capitale, ma anche un buco da quasi un miliardo di Euro nei bilanci del Comune di Roma. Non è un refuso. La cifra è corretta ed ammonta esattamente a 853 milioni.
Da cosa deriva?
Le nuove norme contabili che si applicano agli Enti Locali (D. Lgs. n. 118/2011 e s.m.i.) impongono ai comuni di spendere, a partire dal 2015, quello che incassano realmente
Tali norme impongono anche di fare la pulizia dei residui attivi e passivi accumulati sino al 1.1.2015.
Il risultato di questa pulizia è appunto un disavanzo (noi preferiamo chiamarlo BUCO) di 853 milioni.
Questo significa che il sindaco Marino ha impegnato e speso soldi che erano nominali, inesistenti. Ossia ha inserito nei bilanci dei crediti non riscossi e di cui, soprattutto, era ampiamente prevedibile la mancata riscossione in considerazione che anche negli anni precedenti questi importi non venivano incassati.
Ad esempio esiste una percentuale storica di mancata riscossione sulle multe, sulla tassa rifiuti o sugli affitti etc etc. Il Sindaco Marino ha impegnato questi soldi e creato questa voragine!
Queste irregolarità erano state accertate dall’OREF (Organismo di Revisione Economico Finanziaria) su tutti i bilanci approvati dalla Giunta Marino e quindi costantemente denunciate dal M5S in Aula nelle fasi di approvazione in Assemblea capitolina. Peraltro va debitamente evidenziato che il bilancio 2013 (richiamato a pag. 58 dell’ordinanza di Mafia capitale per la dubbia approvazione di debiti fuori bilancio) e 2014 sono stati chiusi solo grazie agli oltre 600 milioni di Euro stanziati dai decreti salvaroma D.L. 101/2013 e 16/2014.
Ora (in base al D.M. del 2.4.2015 del MEF), il comune ha 45 giorni di tempo dal 2.5.2015 per definire le modalità di ripiano. Come al solito saranno i cittadini a pagare: almeno 30 milioni di Euro di tasse in più all’anno per i prossimi trenta anni, che andranno a cumularsi alle tasse più alte d’Italia del Comune di Roma, ad iniziare dall’addizionale IRPEF da 200 milioni (la quota dello 0,4% sullo 0,9% totale) che i romani versano e verseranno alla gestione commissariale fin quasi al 2050 per pagare i debiti lasciati dall’allora Sindaco Veltroni.
In un quadro di tale gravità economico-finanziaria, si dovrebbe quanto meno supporre che il Comune di Roma vanti dei servizi eccellenti.
In realtà così non è: il Trasporto Pubblico Locale è tra i peggiori d’Europa e la Giunta continua a tagliare corse e chilometri; gli asili nido offrono un servizio sempre più basso a causa dei tagli operati dalla Giunta Marino nei confronti delle educatrici; le strade e gli edifici pubblici sono sempre più dissestati. In sostanza, la Giunta Marino non solo spende più del dovuto, ma lo spende anche male, perpetrando gli sprechi della precedente amministrazione Alemanno.
Il sistema di mafia capitale è stato mantenuto anche così: basti considerare i 30 milioni di Euro che si spendono per mantenere 8 campi con 8000 Rom, o i 35 milioni di Euro che si spendono per i residence per l’emergenza abitativa.
In questo disastro e con il PD romano coinvolto nell’indagine mafia capitale con molti suoi esponenti, il Sindaco Marino ha la faccia non solo di non dimettersi, ma anche di portare avanti la candidatura di Roma alle Olimpiadi.
Altro che Olimpiadi, #Marinodimettiti!” M5S ROMA