LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CASSAZIONE: LA SEVERINO SI APPLICA IMMEDIATAMENTE, IL PREFETTO NON HA COMPETENZA.
Nessuna furbata politica, la legge Severino va applicata senza se e senza ma. Tutte le controversie devono essere affrontate dal tribunale civile ordinario.
NON LASCIANO spazio a dubbi le Sezioni unite civili della Cassazione nelle motivazioni emesse a tempo di record, visto le elezioni regionali di domenica, che spiegano la decisione (presa martedì) sulla competenza del giudice ordinario e non del Tar per i ricorsi contro le sospensioni degli amministratori locali condannati anche in primo grado. Una sentenza, ancora di più alla luce delle motivazioni, che avrà ripercussioni soprattutto sul candidato del Pd alla Regione Campania, Vincenzo De Luca: incandidabile, perché condannato per abuso d’ufficio e rimesso al posto di sindaco di Salerno dal Tar, dopo la sospensione per la Severino. Nello stabilire la competenza del giudice ordinario, la Cassazione specifica che, per quanto riguarda la sospensione di un amministratore locale, al“competente prefetto non è attribuito alcun autonomo apprezzamento in ordine all’adozione del provvedimento di sospensione e non è consentito di modularne la decorrenza o la durata sulla base della ponderazione di concorrenti interessi pubblici”. In altre parole, la sospensione è automatica e immediata. Un motivo in più di preoccupazione per De Luca che assicura, in caso di vittoria, di poter avere il tempo, prima della sospensione, di nominare la Giunta e il suo vice. Sull’ automatismo della sospensione la Cassazione ha, inoltre, scritto: nella “configurazione legislativa” della legge Severino “non è attribuita alla Pubblica amministrazione e dunque ai Prefetti alcuna discrezionalità, la sospensione opera di diritto al solo verificarsi delle condizioni legislativamente previste e per il tempo previsto dal legislatore ”. La Suprema Corte si è espressa in seguito al ricorso, accolto in pieno, del Movimento difesa del cittadino contro il reintegro da parte del Tar a sindaco di Napoli di Luigi De Magistris. Dopo questa sentenza, se un giudice ordinario non gli darà ragione entro 30giorni, De Magistris sarà nuovamente sospeso da sindaco. Nel frattempo il candidato De Luca sostiene, “pareri giuridici” alla mano, di non poter essere sospeso in caso di vittoria perché al primo mandato.
L’AVVOCATO amministrativista Gianluigi Pellegrino, che ha rappresentato in Cassazione il Movimento del cittadino, gli risponde così: “Il testo della legge dice l’esatto contrario perché opera il distinguo sul primomandato solo per i minori reati di carattere privato, mentre conferma che per tutti i reati contro la Pubblica amministrazione la sospensione opera sempre, senza nessuna eccezione”. Sia De Luca che Matteo Renzi confidano nella Corte costituzionale che deve rispondere alla Corte d’appello di Bari, la quale ha dato ragione a un consigliere regionale sospeso e reintegrato. “Attenzione – avverte Pellegrino, – perché questo vuol dire dare pienamente ragione a Silvio Berlusconi. Il primo profilo sollevato da Bari è quello della irretroattività della Severino: in questo modo il Pd e il suo segretario rischiano di aderire alla battaglia di Berlusconi contro la sua decadenza da senatore”. Sul tema parla il presidente dell’ Anticorruzione Raffaele Cantone: “A me pare che la legge Severino sia chiara. Quando e se De Luca sarà eletto, il premier farà le sua valutazioni”.
MA IL CANDIDATO del Pd non devia di un centimetro dalla linea del “chi vince governa”. “I giornalisti stanno dimostrando una grande sensibilità verso queste fesserie. E la Bindi si prenderà un sacco di querele ”, dice a proposito della lista degli impresentabili. E aggiunge: “Non ho fatto mercato politico con l’Udc e l’accordo l’ho stretto con Lorenzo Cesa”. Traduzione: non ho promesso un assessorato ad Antonia De Mita. Ieri mattina, ha inaugurato il sottopasso della Lungoirno a Salerno: l’ennesima scena del sindaco “emerito”al fianco del facente funzioni. A pochi chilometri di distanza, la candidata del M5S Valeria Ciarambino ha annunciato un esposto in procura contro il conflitto di interesse di Renzi: “È contemporaneamente il premier che deve sospendere De Luca e il segretario del partito che lo ha candidato.Renzi può giocare sporco e lasciare a De Luca il tempo di nominare uno che nessuno ha scelto, che lo sostituirà per chissà quanto. E solo tre cittadini campani su dieci sanno che l’ex sindaco sarà sospeso per effetto della Severino”. Oggi De Luca chiuderà la campagna elettorale con un doppio appuntamento: alle 11.30 con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in serata con un evento sull’Arenile di Bagnoli.
Il Fatto Quotidiano 29.05.2015