Trivelle, i “No triv” attaccano. Solo promesse ed annunci
Gesualdo. Non si lasciano impressionare, almeno a sentirli, i No triv d’Irpinia da questo “tira e molla” tra istituzioni e società minerarie che hanno chiesto i permessi di perforazione, da queste parti. L’ultima “uscita” del consigliere regionale Fucci, il quale ha pronosticato l’archiviazione per un vizio di forma del permesso Gesualdo 1, per il Coordinamento irpino beni comuni è propaganda elettorale che, tra l’altro, “non paga”- riferisce Carmine Cogliano.
Dopo la smentita della Cogeid, che non ha intenzione di fare i bagagli e andarsene, “il consigliere è uscito con le ossa rotte”. Intanto, tra due mesi, le competenze passeranno al Mise. “E’ questo il dato certo e preoccupante”. La Regione Campania, fino ad ora, non decide da che parte stare, non si pronuncia: “o restare con il territorio o avanzare verso interessi petroliferi – continua il no triv del coordinamento irpino”. Per il quale non ci sarebbero dubbi: “a noi sembra che abbia scelto la seconda strada senza prendere una decisione chiara e netta.
Su un progetto che, nei fatti, distrugge i territori”. I prossimi giorni, per i comitati, saranno importanti. Ma anche per i politici “perché la maggioranza di Palazzo Santa Lucia – continua Cogliano – ha l’obbligo
morale e politico di difendere la vita dei cittadini, attuando il piano territoriale”. E non corrono, i no triv, il rischio di sbattere contro i mulini a vento in una battaglia che può sembrare estenuante? “Assolutamente no perché avevamo messo in conto il gioco delle parti. E no ci meravigliamo più di tanto. Piuttosto deve pronunciarsi, e presto, la commissione regionale per la V.I.A. Noi siamo convinti e consapevoli di una battaglia lunga e perseverante, la cui svolta si potrebbe avere con il reale recepimento della direttiva europea Horizon 2020”. Intanto, la Cogeid si dice “pronta” ad incontrare gli enti e, soprattutto, le associazioni e i cittadini. Lo ha ribadito, al nostro giornale, il dottor Stefano Paloni. Forse non c’è tempo a sufficienza, ma è un passo davvero importante e significativo. Un’apertura al confronto.
Giancarlo Vitale
Il Quotidiano del Sud 07.02.2015