L’OPERAZIONE “RESPONSABILI”, ovvero lo scouting e la compravendita da parte del governo di deputati e senatori di altri gruppi parlamentari è partita. Peraltro non da oggi. Ma ormai è ufficiale. Anche se, per carità, vietato chiamarla proprio così. Meglio un giro di parole, come quello della vicesegretaria Pd, Debora Serracchiani: si tratta di “persone consapevoli delle responsabilità verso l’Italia”. E che per questo sono disponibili a lasciare il loro gruppo, per aiutare la maggioranza Renzi. RESPONSABILI, appunto. Diceva Matteo il 16 dicembre, inneggiando all’abbandono di Currò del Movimento 5 Stelle: “Quello di Currò è un gesto politico importante: fa vedere che può succedere. Quanti lo seguiranno? Vediamo, forse qualcuno. Il suo gesto rassicura gli altri che vorranno seguirlo”.
Ma è lo stesso Renzi che all’epoca di Scilipoti era pronto a insulti e condanne senza appello? “I traditori veri sono gli Scilipoti” (18 gennaio 2013). E prometteva di rottamare anche loro: “Siamo qui perchè non rinunciamo a credere. Non lasceremo la politica ai Batman e agli Scilipoti di turno” (23 ottobre 2012). “Riappropriatevi della politica, non lasciatela nelle mani dei vari Scilipoti. Noi potremo perdere le primarie, ma non la faccia” (21 ottobre 2012). In quest’ottica, non manca neanche l’elogio delle preferenze (che nell’Italicum non ci sono): “Se non cambia la legge elettorale, temo le liste ciniche: quelle che han portato in Parlamento gli Scilipoti. Io sono assolutamente a favore delle preferenze, perché evitano gli inciuci” (15 luglio 2012). Ancora: “Io non esco dal Pd nemmeno se mi cacciano, non sono mica uno Scilipoti. Se uno smette di credere in un progetto politico, non deve certo essere costretto con la catena a stare in un partito. Ma, quando se ne va, deve fare il favore di lasciare anche il seggiolino” (22 febbraio 2011).
Adesso, i renziani di ogni ordine e grado sono alle prese con la sfida di portare a Matteo più transfughi possibili. Il potere cambia. Chi ce l’ha.
wa.ma.
Il Fatto Quotidiano 06.02.2015