In arrivo per gli italiani un bel pacco di Natale da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi: è l’aumento della tassa sulla casa, la Tasi, infiocchettato con una pioggia di aumenti del costo di beni alimentari come la carne, le uova, il latte, prodotti di panetteria. Sono gli effetti della Legge di Stabilità che il governo farà ingoiare al Parlamento a colpi di fiducia.
Partiamo dall’aumento dell’Iva. Nel maxiemendamento in arrivo c’è l’aumento dell’Iva a partire dal 2016. Quella oggi al 22% arriverà gradualmente fino al 25,5% e quella che oggi è al 10 arriverà al 13%. Stiamo parlando dell’Iva applicata a prodotti di panetteria e pasticceria, carni, salumi, pesci e frutti di mare freschi, latte, yogurt, formaggi e latticini, uova, zucchero.
In questo modo Renzi saccheggia le già misere tasche degli italiani, andandoli a colpire su beni di prima necessità. E lo fa con la sua solita arroganza, senza guardare in faccia nessuno. Mentre Enrico Letta, prima di lui, aveva previsto l’aumento delle tasse come possibilità a cui ricorrere in caso ce ne fosse stato bisogno, Renzi infila un aumento dell’Iva in modo automatico nella legge di Stabilità. Dunque, dal 2016, il costo della vita schizzerà alle stelle e gli italiani dovranno ringraziare il premier che, a colpi di tweet e di slogan, farà credere all’Italia di aver abbassato le tasse e di aver fatto una Legge di stabilità che aiuta i più poveri e le famiglie.
Renzi dice anche di aver bloccato le aliquote sulla famigerata Tasi (giochino interessante: era stato lui stesso a prevederne l’aumento e ora fa finta di essere lui il benefattore degli italiani!). Ma anche questa è una menzogna che racchiude invece un’amara realtà: con questa Legge di Stabilità, il governo toglie ai Comuni 625 milioni di euro che Letta aveva destinato per le detrazioni alle famiglie con figli a carico. Questo significa che una coppia con due figli, ad esempio, non avrà modo di poter detrarre alcun importo e sarà costretta a pagare l’imposta sulla casa al 100%. Quindi altro che riduzione delle tasse sulla casa: Renzi le ha aumentate di 625 milioni!
Cosa resta in mano ai cittadini e alle famiglie? Il costo del cibo da portare in tavola aumenterà, le tasse sulla casa pure, e poi arriveranno i tagli ai Comuni per un totale di 1,2 miliardi di euro. Mentre in un primo tempo era previsto che questi soldi potessero essere recuperati con tagli alle spese correnti (ad esempio le consulenze), ora si lascia libertà ai Comuni di recuperarli tramite tagli agli investimenti. Meno investimenti significa che i Comuni potranno decidere, per risparmiare, di non aggiustare una strada o un argine di un fiume distrutto da un alluvione.
Dulcis in fundo, abbiamo la farsa degli 80 euro in busta paga, il cui costo ricadrà in parte anche sulle spalle delle piccole e medie imprese. I soldi, infatti, arriveranno dalla riduzione di quel Fondo con cui lo Stato dovrebbe pagare i crediti alle imprese. Cos’è questo se non un raggiro?
Buon Natale, italiani!
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