L’Italia è stata messa in mora dalla UE per l’utilizzo dei richiami vivi come esca nelle battute di caccia. Per la palese violazione della direttiva europea “Uccelli”, il nostro paese ha ricevuto lo scorso 26 Novembre un parere motivato dalla Commissione Europea come ultimo avvertimento. Se l’Italia non adeguerà la normativa nel giro di poche settimane, rischia di essere deferita alla Corte di Giustizia e al pagamento di una multa di diversi milioni di euro” lo denuncia la portavoce al Senato del M5s Vilma Moronese.
È una pratica aberrante e violenta per gli uccellini che vengono catturati e sottoposti a maltrattamenti e avviene con il beneplacito di autorizzazioni concesse dalle regioni nonostante l’intervento della comunità europea sia noto da febbraio. Una vicenda sulla quale si sono mobilitate molte associazioni ambientaliste e di protezione degli animali. Anche il Movimento 5 Stelle ha già presentato negli ultimi mesi una serie di emendamenti per sanare la posizione del nostro paese, bocciati sempre dalla maggioranza.
In questi giorni abbiamo presentato su Lex il nostro disegno di legge e una mozione al fine di adeguare la normativa italiana del 1992 agli standard europei e vietare definitivamente l’utilizzo dei richiami vivi nella caccia. Adesso tocca al Governo e alla maggioranza evitare l’ennesima sanzione Europea.
Scritto da