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“Difendere l’Irpinia dai veleni” Sibilia rilancia la battaglia

Carlo SibiliaIl deputato dei Cinque Stelle all’incontro di Venticano. Caruso: nuove analisi sulla salute

<<Sono orgoglioso di essere zappatore. Non siamo noi i responsabili dell’inquinamento in Irpinia, ma altri stanno distruggendo i territori>>. Carlo Sibilia, deputato del Movimento Cinque Stelle, in occasione di un convegno, tenutosi a Venticano presso la sala conferenze della Bcc e organizzato dal Meetup dei Comuni Uniti del Medio Calore, spiega come le battaglie portate avanti in Irpinia stanno dimostrando la validità dei Cinquestelle in provincia.
<<Ogni cittadino sta facendo la sua parte – dice – Stiamo riscoprendo i valori di questa terra, dimenticando il prodotto interno lordo. Abbiamo cacciato la Terna per difendere l’Abbazia del Goleto. Siamo riusciti a raccogliere duemila firme per adottare un protocollo per salvaguardare la Valle del Sabato. Attraverso la Valle del Sabatorete e la condivisione di informazioni, una strada percorribile c’è conto chi sceglie il petrolio. Lo Sblocca Italia significa mettere i militari davanti ai pozzi, senza far conoscere la verità. Questa gente, però, è consapevole. Le prime civiltà crescevano sui fiumi. Difenderemo le acque per non dimenticare le origini>>.
Rispetto all’oro blu, la battaglia del Comitato Tutela del Fiume Calore non si ferma. A confermarlo è Vito Carbone, che dichiara: <<Non butteremo un’altra occasione. Basta pensare agli interessi di pochi. I fondi comunitari devono servire a valorizzare un patrimonio naturale inestimabile. Attraverso una riprogrammazione e revisione delle acque, garantiremo a questa terra il fabbisogno necessario a chi vive di agricoltura e crede in queste potenzialità>>. Uno dei problemi più diffusi è quello dell’abbandono dei rifiuti. <<Anche in Irpinia – spiega Giuseppe Ciarcia, consigliere comunale di Venticano e promotore dell’iniziativa – ci sono troppe micro discariche su cui le istituzioni non vigilano, non valutando i pericoli per le popolazioni. Nella terra dei prodotti di qualità ci sono siti, dove sono presenti 53 metalli pesanti. Bisogna caratterizzare l’immondizia>>.
Filomeno Caruso, rappresentante dell’Isde Campania, evidenzia ancora una volta la correlazione tra inquinamento e mali incurabili: <<Il pericolo odierno non sono solo i carcinomi, ma i moderni casi di sensibilità chimica multipla. Per tale ragione, mi recherò da Gambacorta per chiedergli un screening sanitario in provincia, attraverso metodi come l’analisi mineraria del capello>>. Dello stesso parere è Franco Mazza dell’associazione Ambiente e Salute, il quale porta la testimonianza di nuovi casi critici della Valle del Sabato: <<Siamo la nuova terra dei veleni. A San Barbato su 500 persone, 20 hanno il cancro>>
Nel dibattito, moderato da Luca Carosella, attivista del Movimento 5 Stelle, interviene anche Nicola Colangelo, presidente del Codisam di Sant’Arcangelo Trimonte, che evidenzia la necessità di sinergia tra tutti i soggetti interessati per tutelare l’ambiente: <<La nuova terra dei fuochi sono le aree interne. Saranno penalizzati quei territori dove c’è più silenzio e più politica, dove i cittadini hanno ancora l’anello al naso>>.

Edoardo Sirignano
Il Mattino di Avellino 07.12.2014

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