Energia

L’Irpinia dice no al petrolio, ma la battaglia sarà difficile

Avellino – Il confronto organizzato dai sindaci di Torella dei Lombardi e Nusco al castello Candriano ha visto la partecipazione di 23 amministrazioni sulle 56 convocate. Nonostante l’urgenza erano presenti solo Rocca San Felice, Cairano, Sant’Angelo all’Esca, Nusco, Sant’andrea di Conza, Lioni, Castelfranci, Castelbaroina, San Mango, Mirabella, Bagnoli, Lapio (che ha appena aderito al Comitato), Luogosano, Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Frigento, Caposele, Andretta, Calitri, Torella, Conza, Mirabella (che è pronta a deliberare contro) e Montemarano.
Gli assenti hanno solo fino a lunedì per mettere il proprio nome in calce al documento (riportato integralmente a piede pagina) di opposizione alle perforazioni richieste sul confine tra Gesualdo e Frigento. La prossima settimana, infatti, dovrà tenersi in via straordinaria la riunione del Consiglio provinciale, come ha annunciato l’assessore all’Ambiente di palazzo Caracciolo Domenico Gambacorta, per l’approvazione formale della opposizione alle istanze di perforazione a Gesualdo, nell’area di un impianto per il trattamento dei rifiuti inerti, ormai abbandonato. In questi giorni gli uffici stanno completando le osservazioni, con cui si contesterà la inadeguatezza e incompletezza degli atti prodotti dalla Italmin Exploration e dalla Cogeid, titolari del ‘progetto Nusco’, autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

In questa missione Gambacorta è coadiuvato dal professor Alessio Valente, docente presso l’Università del Sannio, che ha maturato una esperienza diretta sugli idrocarburi in Basilicata, dove si è occupato di diversi progetti nella Val d’Agri. Valente non nasconde le difficoltà che attendono l’Irpinia e la sua comunità, nonostante la prova di forza e determinazione che anche ieri i Comitati hanno dimostrato. A Torella gli attivisti di Nusco e Gesualdo hanno seguito i lavori continuando nell’opera di sensibilizzazione sui rischi del petrolio, per troppi anni ignorati dalla opinione pubblica e dagli amministratori locali. Ma le prossime saranno settimane decisive per l’iter.

Il dossier della Provincia si articolerà sulle osservazioni ratificate dal Consiglio, integrate e supportate dal documento dei sindaci e dalle relazioni fornite sui rischi sismici dal professor Ortolani (le conclusioni del suo studio sono riportate a lato). Mentre già la Commissione Ambiente di Palazzo Santa Lucia, su richiesta bipartisan dei consiglieri regionali, ha sollecitato il governo campano a stabilire una moratoria in attesa di approfondimenti, la Italmin e la Cogeid hanno fretta. Il permesso che autorizza la joint venture a fare ricerche in Irpinia scadrà nel 2016, ma impone le perforazioni entro quest’anno.

Christian Masiello
Ottopagine

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