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Lex: contro la corruzione in sanità serve una commissione d’inchiesta

corruzione-sanitaLa nostra battaglia a tutto campo contro la corruzione nel mondo della sanità continua. Dopo la richiesta di confronto e di chiarimenti rivolti a Raffaele Cantone (qui il link), presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, e la sua pronta riposta (qui il link), nella quale ha confermato l’obbligo per gli Ordini e i Collegi professionali di adeguarsi alle norme anticorruzione e per la trasparenza, trovate in questi giorni in discussione su LEX la nostra proposta di legge sulla corruzione in sanità. (qui il link alla piattaforma)

Attraverso questo atto chiediamo l’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta per indagare a 360° sul fenomeno della corruzione nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale.

La voce sanitaria è infatti quella che più pesa, dopo la previdenza sociale, sul bilancio dello Stato, assorbendo il 15% della spesa pubblica (circa il 7,3% delPIL), pari a 109,3 miliardi di euro (dato 2013). A fronte di questa cifra enorme, quanti sono i soldi che finiscono in sprechi causati da comportamenti collusivi, moral hazard, concussione, corruzione, truffe, abuso d’ufficio? Qual’è il livello di penetrazione della criminalità organizzata in questo business?

Ad oggi, a questa domanda non si può rispondere con precisione, dal momento che non esistono dati certi. In base al report 2012 della Guardia di Finanza, la corruzione causa sprechi in sanità nell’ordine di 1 miliardo di euro all’anno ma, secondo quanto scritto nel libro bianco dell’ISPE, questa cifra potrebbe superare anche i 20 miliardi.

Di fronte a un fenomeno di queste proporzioni noi vogliamo vederci chiaro. Perché in ballo c’è il diritto alla salute e alla cura di un intero popolo, che potrebbe venirgli negato a causa del contenimento della spesa pubblica, che governo e partiti continuano incessantemente ad agitare come uno spauracchio.

Per proteggere l’universalismo del nostro sistema sanitario, fiore all’occhiello invidiato all’estero, e per rendere davvero vivo il significato dell’articolo 32 della Costituzione è necessario, soprattutto in questo periodo di crisi, fare piazza pulita dei parassiti e di chi lucra alle spalle (e sulla salute) dei cittadini e lavoratori onesti.

La legge 190 anticorruzione, alla quale con fatica e ritardi le ASL italiane si sono o si stanno adeguando (nella totale indifferenza da parte del Ministro Lorenzin – qui il link al video dell’interpellanza di Fabiana Dadone), costituisce solo il primo passo verso una vera e propria rivoluzione culturale che deve partire dal basso e che passa attraverso la denuncia di un paziente, di un infermiere, di un addetto alle pulizie che ritenga di trovarsi di fronte a potenziali illeciti in una struttura sanitaria o al politico che intasca mazzette per truccare appalti pubblici. E’ dovere e responsabilità di ciascuno di noicambiare il sistema, ognuno secondo le proprie possibilità.

Vi invitiamo a prendere visione della nostra proposta, per commentarla eintegrarla là dove può essere migliorata. Grazie!

Deputati M5S in commissione Affari Sociali

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