“Sono tornato nella mia città e oggi ho fatto un giro. Le immagini sono quelle di 3 anni fa, di 40 anni fa. Non cambia niente in questa città, se non la passione delle persone, di studenti, di ragazzi che vanno ad aiutare. Sembra che la soluzione sia quella, a posteriori. Ma la soluzione è a monte, nelle scelte politiche sbagliate. Non ci credo più nelle disgrazie. Non si possono investire 8 miliardi in “gronde“, in grandi opere come la TAV e non pensare ai piccoli investimenti nel territorio. C’era già una lettera delle imprese che avevano l’incarico di mettere in sicurezza il territorio datata il 5 di agosto e mandata al governo Renzie. La lettera diceva: “con l’avvicinarsi della nuova stagione autunnale appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell’opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo perso finora, senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre 2011“. La tragedia c’è stata. Con un morto, migliaia di persone disperate, negozi pieni di roba che avevano ordinato per la stagione invernale, pianti di persone che sono lì con questi ragazzi meravigliosi che danno loro una mano. Non hanno più intenzione di riaprire il negozio, hanno perso fiducia. Più incazzato di me era il parroco della Foce che chiedeva i soldi. Vogliono i soldi immediatamente! Non fare dei tweet e delle boutade ad aprile. Vogliono i soldi! Vogliono che ogni quartiere abbia un responsabile che non sia un politico, che portino i preventivi delle spese entro novembre e che entro dicembre vengano dati i soldi. Ci vogliono subito i soldi per le emergenze.
Ho girato un po’, i nostri parlamentari sono lì. Ne ho incontrato 4 o 5 che sono lì con la scopa in mano in forma privata, sono mischiati a quelli che danno una mano. Una parte dei nostri sono rimasti a Roma perché faremo una mozione di sfiducia al governo Renzie perché non ha mantenuto le promesse. Queste sono persone che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo sono sempre i poveracci. Io mi sono preso i miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che mi avete anche detto “spala!”. Se vi rappresento la politica e dovete sfogarvi, bene, sfogatevi su di me: io uscirò di nuovo. Sono pronto a prendermi tutti gli sfoghi perché avete tutte le ragioni del mondo. Anche se la mia coscienza è a posto perché è la mia citta e sono andato nei miei quartieri, dove sono nato e cresciuto. Io ci sono, il M5S c’è e ci sarà sempre dalla parte delle persone sconfitte. Basta con questa gente che manda i tweet, fa le mozioni e poi non mantiene quello che dice.
Io ho aperto un conto, questo è l’IBAN:
IT11F0333201404000000812864 – Grillo Giuseppe – per Alluvione Genova – Banca Passadore, agenzia di Nervi
Questo è il conto che io personalmente ho aperto per gli alluvionati di Genova. In questo conto andranno a defluire i soldi che riesco a guadagnare io in questo modo: “Se i mezzi di informazione vogliono intervistarmi, devono fare un bonifico di 2.000 euro in questo conto per gli alluvionati di Genova, 1.500 per l’intervista a Casaleggio. Quando ricevo la notifica dell’avvenuto bonifico rilascio l’intervista.”
Iniziamo così! Ciao a tutti!” Beppe Grillo
P.S.: Il MoVimento 5 Stelle si dissocia da alcuni comportamenti violenti avvenuti a Genova questa mattina durante la visita di Beppe. Beppe Grillo non era accompagnato da nessuna guardia del corpo. La violenza non è nel DNA del MoVimento 5 Stelle e agli operatori coinvolti va la nostra solidarietà e li invitiamo anzi a denunciare i fatti.
P.P.S. Vincenzo Rizzi non fa più parte del MoVimento 5 Stelle in seguito al suo tradimento delle regole del Movimento presentando una lista comunale per Foggia diversa da quella decisa dal voto. Si diffida quindi dal proclamarsi come esponente del MoVimento 5 Stelle per le sue attività politiche.