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Proposte5stelle-Prodotti biologici a filiera corta a km zero nelle mense scolastiche.

proposte_5stelleSpett.le
Sig. Sindaco
COMUNE DI CAPOSELE
P.C. Assessori e Consiglieri comunali

 

 

 

 

OGGETTO: Introduzione prodotti biologici a filiera corta a km zero nelle
mense scolastiche
Il Movimento Cinquestelle Caposele
propone, a codesta Amministrazione Comunale, alcune iniziative destinate a migliorare
ulteriormente il servizio mensa delle scuole materne (ed eventualmente primarie), al fine di
garantire ai piccoli utenti un ancor più elevato livello qualitativo a tutela della loro salute, e di
incentivare e sostenere le produzioni e le attività commerciali locale ad esse legate.
L’interesse nostro e, ne siamo certi, anche di questa Amministrazione è orientato alla tutela della
salute dei piccoli studenti, i quali, frequentando quotidianamente le mense scolastiche per diversi
anni, almeno otto della loro giovane vita, hanno il diritto di pretendere un’alimentazione sana e con
il giusto apporto calorico-proteico.

La presente istanza, si propone di perseguire l’obiettivo di inserire nelle mense scolastiche
comunali i prodotti biologici a filiera corta provenienti dalle produzioni locali, generi
alimentari a Km zero, direttamente lavorati sul nostro territorio e reperiti in base al principio del minor numero di passaggi tra produttore e consumatore allo scopo di offrire le maggiori garanzie di genuinità del prodotto.

A tal fine chiediamo all’Amministrazione Comunale di esplicitare in maniera rigorosa nel capitolato
che regolerà i prossimi rapporti con le aziende che forniranno il servizio mensa, l’obbligo di
utilizzare derrate alimentari come la pasta, la carne, il pane e i prodotti da forno, i latticini, la frutta,mensa1
la verdura e tutto quanto previsto dal menù, provenienti dal territorio della provincia di Avellino, di attenzionare la stagionalità dei prodotti, l’ubicazione dei centri di cottura sul territorio e i tempi di
consegna dei pasti dai luoghi della loro cottura alla somministrazione agli utenti.
Teniamo ad evidenziare come la presente istanza trovi il suo fondamento anche nelle “Linee di
indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica”, elaborate dal Ministero della Salute –
Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti –
Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione. (Conferenza Unificata.
Provvedimento 29 ottobre 2010. Intesa ai sensi dell’art.8, comma 6, della legge 5 giugno 2003,
n.131, G.U. n.134 del 11 giugno 2010 denominata “Criteri e indicazioni per la definizione del
capitolato”).Chiediamo, altresì, che le derrate alimentari utilizzate per la preparazione dei menù siano di origine biologica, (legge 23 dicembre 1999, n.488 art.59 “Sviluppo dell’agricoltura biologica e di qualità”,
comma 4), evitando in modo “categorico” quelle contenenti additivi, conservanti e coloranti, se non
naturali. Carni, uova e prodotti ittici dovranno evidenziare la propria origine di provenienza (DOP o IGP) o eventuale tracciabilità garantita, al fine di evitare la fornitura di prodotti di bassa qualità.

Introdurre la “Settimana Vegetariana”. Una settimana su quattro dovrà prevedere un menù a
base di sole verdure e frutta.
matasseInserire tra i menù, almeno una volta al mese, un piatto della tradizione locale, così a favorire
la conoscenza della propria terra e la cultura che vi si è generata.
Destinare le derrate conservate integre, risultate in avanzo, ad Associazioni Onlus per fini di solidarietà sociale, mentre i residui organici dei refertori verranno ritirati dalle Associazioni che si
occupano delle colonie feline e canine. Inserire opportunamente tra i criteri di aggiudicazione della gara, oltre quello per l’offerta economicamente più vantaggiosa, una serie di altri criteri che vadano a premiare l’offerta che “qualitativamente” garantisce un’alimentazione più sana (biologica da filiera corta) e che puntino a selezionare gli alimenti provenienti dal nostro territorio, promuovendo l’acquisto di prodotti a Km zero, così come previsto nelle “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica” elaborate
dal Ministero della Salute, le quali al punto 6, denominato “Criteri e indicazioni per la definizione del capitolato”, statuiscono, tra le altre cose che: “La valutazione della qualità dell’offerta può
concernere elementi caratterizzanti le priorità che si intendono perseguire; tra questi si suggeriscono
le seguenti … alimenti a filiera corta, cioè l’impiego di prodotti che abbiano viaggiato poco e
abbiano subito pochi passaggi commerciali prima di arrivare alla cucina o alla tavola. Per favorire
l’utilizzo di tali alimenti, possono essere attribuiti punteggi diversi per le diverse provenienze
premiando i prodotti locali.
Per quanto sopra esposto chiediamo di prendere atto, non mancando di evidenziare come la nostra azione sia rivolta alla salvaguardia della salute dei piccoli utenti, nonché alla tutela di una gestione del servizio mense localizzato sul nostro territorio che possa essere di aiuto alla nostra economia.

Caposele 13.10.2014

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