Informazione News

Inciucio Province, Pd & B. insieme in Puglia

pdl_pdABOLITE SOLO LE ELEZIONI: COSÌ DEMOCRATICI E FORZA ITALIA PROVANO A NOMINARE PRESIDENTI E CONSIGLIERI CON UNA LISTA UNICA.

Le elezioni provinciali “di secondo livello” sono un affare per pochi addetti ai lavori. La nuova riforma per l’elezione degli organi amministrativi, infatti, esclude il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle consultazioni elettorali e attribuisce a consiglieri provinciali uscenti, a consiglieri comunali e sindaci del territorio provinciale il diritto di candidarsi e di votare. Un nuovo poltronificio per la casta di periferia, insomma, che sta già dando risultati sorprendenti, altro che abolizione.

A TARANTO, nella provincia devastata dai veleni dell’Ilva, infatti, la direzione provinciale ionica del Partito democratico ha approvato una mozione che per le elezioni provinciali di fine settembre, affida al segretario Walter Musillo il compito di “verificare le condizioni per la più ampia convergenza di forze politiche disponibili e per il più qualificato ruolo protagonista del Pd ionico”. Paroloni che nella realtà hanno un significato semplice: l’accordo con Forza Italia. Il patto, in effetti, alcuni pezzi del Pd ionico lo avevano già firmato sottobanco con i berlusconiani e in particolare, con Martino Tamburrano, sindaco forzista di Massafra, comune a pochi chilometri dal capoluogo ionico. La decisione è giunta al termine di una combattuta riunione del direttivo che ha visto da un lato i democratici favorevoli all’alleanza con Forza Italia, che fanno capo prevalentemente al deputato Michele Pelillo e al consigliere regionale e concittadino di Tamburrano, Michele Mazzarano, e dall’altro un gruppo di dissidenti. Questi ultimi avevano anche avviato una raccolta di firme per ostacolare “l’inciucio”, ma dei 60 firmatari iniziali solo 24 hanno ribadito il loro voto durante la riunione.

“Se ci fossero stati i cittadini – confida un dirigente del Pd tarantino – non l’avremmo mai pensata una cosa del genere: ci avrebbero massacrato”. Ma i cittadini non votano e il sogno proibito della “grande coalizione” può diventare realtà. Già perché il rischio non è quello di avere un solo candidato tra i due partiti, ma addirittura una lista unica: al Pd dovrebbero spettare sette dei dodici candidati consiglieri posti in lista, oltre alla vice presidenza. Una lista nella quale accanto ai nomi di ex comunisti o berlusconiani potrebbe esserci anche quello di Mario Cito, figlio dell’ex sindaco e parlamentare, condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa, che qualche mese fa ha traghettato la sua At6 Lega d’azione meridionale in Forza Italia. Un’ammucchiata, insomma, che ha scatenato polemiche dentro e fuori il partito. Attacchi all’ipotesi di accordo sono giunti dai Giovani democratici, dai vendoliani e dagli stessi sindaci del Pd che amministrano i comuni della provincia tarantina. Questi ultimi, in particolare, hanno voluto incontrare il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, che nonostante governi in città proprio con il Pd e si sia autocandidato alla presidenza della Provincia non è stato affatto preso in considerazione dalla direzione del partito per l’operazione-inciucio. Ma il fantasma della grandissima coalizione, in realtà, non è apparso solo a Taranto.
A BRINDISI il quadro è simile, ma a parti invertite: il candidato alla presidenza, infatti, è il sindaco democratico di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, e Forza Italia ha già annunciato il proprio sostegno. I dissidenti, però, non mollano: hanno chiesto l’intervento di Michele Emiliano, presidente del Pd pugliese, e prossimo candidato alle Regionali che ha convocato per il 4 settembre una riunione della direzione regionale sulla vicenda. L’ex sindaco di Bari, però, su Twitter ha reso nota la sua posizione sulla vicenda: “Ho già detto che sono contrario a larghe intese con Fi”, ha chiarito Emiliano, ma l’ultima parola, come ha ammesso lo stesso presidente regionale del partito, spetta alla direzione e c’è già chi scommette sulla sorpresa.

di Francesco Casula
Il Fatto Quotidiano 02.09.2014

Lascia un commento