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Proposte5Stelle – Istanza su utilizzo diserbante chimico per uso pubblico sul territorio comunale

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Sig. Sindaco
COMUNE DI CAPOSELE
P.C.  Assessori e consiglieri comunali

 

 

 

OGGETTO: ISTANZA SU UTILIZZO DISERBANTE CHIMICO PER USO PUBBLICO SUL TERRITORIO COMUNALE

Da alcuni anni si attua il diserbo chimico lungo le strade statali, irrorando erbicidi per centinaia di chilometri come se si trattasse di acqua. Ma di acqua non si tratta. I diserbanti sono prodotti chimici di sintesi, tossici e non biodegradabili, e le ditte stesse che li producono raccomandano di usarli con precauzione. Le precauzioni che gli stessi produttori raccomandano sono:

1)      Non irrorare nelle vicinanze di corsi e specchi d’acqua, per evitare che inquinino la falda;

2)      Non irrorare nei periodi di fioritura delle piante, per non avvelenare gli insetti impollinatori;

3)      Per tutti i pesticidi, diserbanti compresi, sia le ditte che le autorità sanitarie raccomandano che il “rientro in campo”, cioè il momento in cui gli agricoltori o gli operai agricoli possono rimettere piede sul suolo diserbato, NON AVVENGA PRIMA DI 48 ORE DAL MOMENTO  IN CUI IL PRODOTTO E’ STATO IRRORATO.

Ora , noi ci domandiamo se gli enti preposti (ANAS, PROVINCIA, AMMINISTRAZIONI LOCALI, etc) abbiamo deciso che i comuni cittadini godano di qualche particolare forma di immunità ai prodotti considerati pericolosi per agricoltori ed operai agricoli: infatti e ovviamente, nessuna strada statale viene chiusa per 48 ore dopo che l’erbicida è stato sparso sui suoi bordi. Quanto alle precauzioni (raccomandate dalle stesse ditte produttrici degli erbicidi!), irrorando i bordi delle strade si garantisce l’inquinamento della falda (!!) e dei terreni, poiché ai bordi delle strade scorrono i fossi e i canaletti di scolo delle acqua piovane, che se ne vanno poi nei corsi d’acqua limitrofi; perché le strade passano sopra e accanto a fiumi, ruscelli, canali, zone palustri ecc. Per quel che riguarda gli insetti impollinatori non ci risulta che gli enti preposti (ANAS,PROVINCIA,AMMINISTRAZIONI LOCALI, etc ) verifichino le fioriture lungo le strade o nei campi ad esse limitrofi, prima di diserbare.

Ci sono poi, i non trascurabili rischi per la salute.

1)      A livello umano grave patogenicità per la placenta, con aborti spontanei e nascite premature (EPA, USA – Università di Caen, Francia); mutazioni genetiche, deficit neurologici in bambini nati da lavoratori esposti agli erbicidi, alterazione della mitosi cellulare (con rischio di tumore), danni al sistema digestivo, ai polmoni, ai reni, alla formazione ossea, ritardo dello sviluppo fetale.

2)      Altamente tossico per fauna del suolo, per lombrichi e anfibi. “il glifosato altera tutta la biologia del suolo … è tossico per i batteri benefici e aumenta l’incidenza di patogeni …  IL GLIFOSATO PREDISPONE LE PIANTE A MALATTIE E TOSSINE … CI SONO PIU’  DI 40 MALATTIE DELLE PIANTE ASSOCIATE ALL’USO DEL GLIFOSATO E IL NUMERO CONTINUA A CRESCERE .” (European Journal of Agronomy). L’uso degli erbicidi lungo le strade mette dunque in pericolo direttamente  (per contatto inevitabile) e indirettamente  (inquinamento delle falde e dei corsi d’acqua) la salute dei cittadini. Mette in pericolo la salute di tutte le coltivazioni limitrofe, con gravi possibili danni per gli sfortunati agricoltori i cui campi si trovino nelle adiacenze di strade statali. Per questo chiediamo che cessi la pratica del diserbo lungo le strade.

Per questi motivi , il Movimento Cinquestelle Caposele invita la Giunta Comunale e tutte le istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente e alla salute dei cittadini a:

–          Vietare l’uso di qualsiasi diserbante chimico per uso pubblico nel territorio comunale ;

–          Controllare le infestanti con i metodi di sempre, intervenire con strumenti meccanici o manuali esclusivamente per ragioni di sicurezza – un ottimo metodo per il controllo delle infestanti è la semina, senza preparazione del terreno, di alcuni tipi di leguminose (come il trifoglio) che permangono per 5 o 6 anni senza nessuna ulteriore attenzione, inibendo la crescita di ogni altra qualità;

–          Adottare il principio di precauzione rimuovendo ogni ostacolo alla piena attuazione di questo diritto inviolabile sancito dalla dichiarazione universale dei diritti umani e dall’art. 32 della Costituzione Italiana, che lo includono tra i diritti fondamentali ed inalienabili di ogni essere vivente. In particolare assumendo il principio che qualora esista o si presuma il rischi di danni gravi ed irreparabili alla popolazione, anche in mancanza della piena certezza scientifica, l’adozione di certi comportamenti e atti (e in questo caso l’utilizzo di sostanze chimiche) debba essere vietati;

–          Adottare la Prevenzione Primaria, intesa come l’insieme delle scelte e dei provvedimenti applicati in ambito ambientale, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione della popolazione e soprattutto della sua componente più fragile quale l’infanzia a fattori di rischio per la salute e in particolare a sostanze tossiche mutagene e cancerogene.

Sicuri di un positivo riscontro, si porgono cordiali saluti

Caposele 04.05.2014

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