Consiglio comunale infuocato nelle ultime ore a Caposele. Tra i vari punti all’ordine del giorno l’approvazione dei debiti fuori bilancio rispetto alla vertenza tra il Comune di Caposele e il signor Franco Di Masi. Sul punto è intervenuto il capogruppo di opposizione, Antonio Cione che ha annunciato di astenersi con una dichiarazione di voto.
“A pagina 5 della sentenza 595/14 del Tar di Salerno, relativa alla vertenza tra il Comune e Franco Di Masi, viene dato atto della mancata proposizione dell’appello da parte del Comune contro la sentenza 410 in epigrafe. Il Sindaco, quale responsabile del settore legale, aveva però assunto la determina n. 217 del 30.04.2013 di pagamento dell’acconto di € 64.116,77 in esecuzione della sentenza n. 410/2012 del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, senza con questo riconoscere acquiescenza alla sentenza di primo grado. Il Comune ha ricevuto la notifica della sentenza fin dal 9 gennaio 2013 e dell’atto di precetto in data 24 maggio 2013. I consiglieri di minoranza nella seduta del Consiglio comunale del 28 agosto 2013 hanno inutilmente invitato il sindaco a procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio, come per legge evidenziando che pur essendo l’importo di cui alla condanna un ineludibile pagamento e pur avendo il Comune circa 5 milioni di euro tanto da aver liquidato numerosi contributi preelettorali, non ha ancora ottemperato a tale pagamento, causando inutili e maggiori spese, sia per interessi che di precetto, e conseguente esecuzione di quanto dovuto. Dopo aver fatto decorrere il termine per proporre appello contro la sentenza n. 410/12 senza assumere le doverose decisioni, la Giunta con atto n. 54/13, ha però ingiustamente deliberato di resistere al giudizio di ottemperanza proposto dal Di Masi, pur disponendo di fondi addirittura utilizzati per la emanazione di contributi poi revocati. Tale scelta è stata sanzionata dal Tar con condanna alle spese del giudizio ed ha prodotto l’inutile maggiore aggravio di spese legali per la difesa comunale e degli ulteriori interessi nel contempo maturati. Tanto premesso e considerato, l’esponente consigliere, nell’elevare formale protesta in ordine alla denunciata grave carenza di istruttoria dell’argomento posto all’ordine del giorno, dichiaro di astenersi alla votazione dello stesso, ma chiede che la delibera con i relativi atti venga trasmessa alla Corte dei Conti, quale atto dovuto” – conclude nella sua dichiarazione di voto Antonio Cione.
di Redazione
Corriere dell’Irpinia versione cartacea 24.04.2014