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Pasta da grano a chilometro zero. Cresce la comunità “Armando”

grano_senatore_cappelliOltre 300 produttori aderiscono al programma De Matteis, 1900 ettari tra Irpinia e Sannio
Agricoltura e industria interagiscono. In Irpinia e nel Sannio vengono coltivati 1900 ettari di <<Grano Armando>>. Oltre 300 piccoli produttori aderiscono al nuovo contratto. Dallo stabilimento di Flumeri parte una filiera, che dalla provincia di Avellino si estende all’Italia. <<In un momento in cui le persone abbandonano i campi – spiega Gabriella De Matteis, amministratore del gruppo – perché non più redditizi, abbiamo innescato un meccanismo virtuoso che li convince a investire risorse nella loro attività per avere prodotti di qualità ben pagati e apprezzati.
Grazia alla sinergia imprenditoriale, oltre mille famiglie della provincia riescono ad essere impegnate in un periodo difficile per le aree interne. <<Quest’anno c’è stato un aumento delle adesioni alla filiera del  40% rispetto all’anno precedente e un aumento dei terreni coltivati del 56%. La grande Comunità “Armando” cresce progressivamente a conferma della bontà dell’accordo di filiera che assicura agli agricoltori una remunerazione garantita e al pastificio De Matteis uno standard qualitativo del frumento con un contenuto proteico superiore al 14,5%. L’innovazione del patto “Armando” rafforza il mondo agricolo italiano, facendo in modo che centinaia di operatori non lascino la terra per andare altrove, ma ritrovino fiducia nel futuro e consapevolezza del proprio ruolo all’interno di un nuovo modello di business,basato sulla cooperazione e sulla rete. Al consumatore, invece, “Grano Armando” restituisce la certezza che il valore e la genuinità del cibo siano in stretta relazione con il mondo d’origine della materia prima: un universo ricco di contenuti, cultura e tradizioni da salvaguardare>>.
Se nella gran parte del Sud il grano viene importato, in provincia di Avellino si produce una pasta cento per cento made in Italy. La salvaguardia del brand territoriale e soprattutto di un marchio bio resta tra le priorità del gruppo industriale De Matteis. L’azienda della Valle Ufita sceglie face book, twitter, google+,youtube ed instagram per parlare ai consumatori del futuro. <<Attraverso le infinite maglie della rete, si vuole sviluppare una cultura alimentare che parte dalla conoscenza della persone e dei luoghi, protagonisti della filiera, per creare uno spazio d’interazione tra consumatori, produttori e soprattutto con la grande comunità di proprietari terrieri che crede in questo nuovo modello di cooperazione, basato sulla centralità dei rapporti umani>>. Spiega Gabriella De Matteis. Oltre alla comunicazione, i punti di forza del pastificio flumerese sono la ricerca e la formazione sul posto: <<Cerchiamo di aggiornarci sempre. La multinazionale Syngenta garantisce l’assistenza agronomica a coloro che aderiscono al contratto “Armando”. In questo modo, riusciamo ad avere un disciplinare adeguato e realizzare un prodotto apprezzato, rispettando una serie di regole che ci rendono competitivi. Tante sono le richieste particolari di lasagna provenienti al Medio Oriente, dal Brasile e da altri paesi emergenti>>. Per tale ragione, l’imprenditrice irpina invita le istituzioni locali ad investire maggiori fondi per le infrastrutture: <<In questo modo il pubblico dimostra in modo concreto di credere nel sistema “Armando”. L’agroimpresa ha le idee chiare. Il privato e le eccellenze enogastronomiche sono il binario su cui parte la ripresa. La sinergia tra le parti, quindi, resta una prerogativa fondamentale per la crescita. La politica del fare deve prevalere su individualismi e divisioni. Soltanto così possiamo guardare con ottimismo al futuro>>.

di Edoardo Sirignano
Il Mattino di Avellino versione cartacea 14.04.2014

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