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Caposele Forum – “Non è la Terra dei Fuochi, ma attenti ai fusti”

forum_ambientaleVerifiche nelle aree industriali: Giordano al Forum di Caposele. Buonomo: no ai catastrofismi

L’Irpinia non è la Terra dei Fuochi, ma ci sono situazioni che vanno monitorate, tenute sotto controllo. Oppure casi da portare alla luce. <<Come i rifiuti nascosti nell’area industriale di Lioni-Nusco>>, denuncia l’oncologo Antonio Giordano, direttore dello <<Sbarro Institute di Philadelphia>>. Ieri a Caposele il Forum ambientale dell’Appennino Meridionale. Nella sala polifunzionale del Comune gran parte delle associazioni irpine. Pareri discordi sul fronte salute e inquinamento. Se qualcuno invita a non creare allarmismi ingiustificati, medici e scienziati appaiono nettamente preoccupati. Intervento choc di Giordano: <<L’inquinamento in Campania è stato segnalato fin dagli anni ’70. Collusioni varie, insieme alla fragilità sociale del territorio, hanno impedito una conoscenza approfondita sul problema dei tumori e delle malattie legate a sostanze come l’amianto. Noi scienziati siamo stati il grimaldello che ha permesso di svelare qualcosa. Ma c’è ancora tanto da scoprire, anche in Irpinia e Sannio>>.
<<In questa provincia – spiega l’oncologo – non persiste soltanto il problema dell’Isochimica. Antonio GiordanoEsistono diverse zone nelle quali sono stati tombate sostanze pericolose: come Lioni. La sfida è continuare a identificare i siti che insultano il nostro ambiente. E iniziare a bonificare>>.
Non si nascondono i medici. E’ lo stesso presidente dell’Ordine avellinese, Antonio D’Avanzo, a dire che <<l’inquinamento ambientale è diventato allarme sociale. L’Irpinia non è solo una terra da salvaguardare, ma a seconda dei casi una terra da recuperare. Stiamo notando l’aumento di alcune patologie. Occorre elevare il livello di attenzione e sorveglianza>>. Il geologo Franco Ortolani approfondisce la tematica acqua e sorgenti: <<In aree come la piana del Dragone di Volturara bisogna evitare che le acque fognarie contaminino il bacino. Ribadisco una mia vecchia proposta. L’acqua in Irpinia vale 500 milioni di euro. Solo destinando Franco Ortolaniuna parte della somma a un’opera si salvaguardia sarà possibile parlare di fiumi non inquinati. E questi fiumi dovrebbero diventare patrimonio dell’umanità>>.
Nell’incontro moderato da Enzo Di Micco si discute di più temi. Ma sulla scia del clamore mediatico della Terra dei Fuochi, spesso esteso ben oltre Caserta, qualcuno invita a non fare paragoni azzardati. Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente, è uno di questi: <<Attenzione sì, catastrofismo no. Come Legambiente fummo i primi, già nel 1993, a denunciare le nuove rotte del traffico dei rifiuti in Campania. La criminalità organizzata cercava nuovi siti per interrare materiale tossico. E’ un tema che può essere considerato ancora attuale, ma non ci risulta che la provincia di Avellino rientri tra le rotte privilegiate>>.
Di sicuro quest’area è interessata da sversamenti abusivi. Caposele, dove centinaia di trote sono state trovate morte nel fiume Sele, può essere un esempio. Irpinia, Sannio, Cilento. Territori troppo vasti. Qui le micro-discariche, secondo il Wwf, sono sparse e ben nascoste. Poi Buonomo si concentra sulle aree industriali, in linea con la denuncia di Giordano: <<Massima allerta sui siti sorti dopo il terremoto. E occhio ai capannoni abbandonati che si tenta di recuperare. Una tendenza positiva, a patto che non si faccia come in passato. Molti imprenditori hanno preso i soldi e sono andati via, spesso lasciando materiale pericoloso. Questo non deve ripetersi>>. E cauta pure Rosa Codella, capo del comando provinciale di Napoli del Corpo Forestale dello Stato: <<Al momento non abbiamo dati allarmanti in Irpinia sul fronte sversamenti. Questa non la nuova Terra dei Fuochi, ma noi continuiamo a monitorare il territorio. Stiamo facendo bene anche in provincia, i risultati lo dicono>>. Poi le analisi di Giulio Tarro, primario dell’Azienda Ospedaliera <<Cogugno>> di Napoli, Raniero Maggini vice presidente WWf Italia, Piernazario Antelmi, presidente WWf Campania, Pasquale Farina, sindaco di Caposele.
Al termine dell’incontro spazio per associazioni e comitati. Il gruppo di Sant’Angelo dei Lombardi, con Angelo Verderosa distribuisce un documento che invita a unirsi e firmare a difesa dell’Abbazia del Goleto contro l’elettrodotto.

di Giulio D’Andrea
Il Mattino di Avellino 23.02.2014

Firma le petizioni

Attuazione di misure urgenti a tutela del Fiume Sele: il fiume che sfocia in tre mari

 NONsi realizzi la Pavoncelli Bis e si provveda al BILANCIO IDRICO

 

One Reply to “Caposele Forum – “Non è la Terra dei Fuochi, ma attenti ai fusti”

  1. ieri ho fatto dei sopralluoghi nei torrenti in zona caposele,ci ho trovato lavatrici,padelle,siringhe,bottiglie di vetro,lattine,rubinetti,medicinali,coperture in lamiera e tanta altra merda.Quando si inizia a ripulire anzichè chiacchierare?

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