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F35: bocciate le mozioni di Felice Casson, Sel e M5s. Anche al Senato passa il testo della maggioranza

Cotti (M5S)
Cotti (M5S)

L’aula del Senato ha bocciato le mozioni contrarie all’acquisizione degli F35. Il Senato non ha approvato né la mozione del Pd promossa da Felice Casson, né quelle di Sel e del Movimento 5 Stelle. Con 202 voti a favore, 55 contrari e 15 astenuti, l’assemblea di Palazzo Madama ha detto sì alla mozione di maggioranza (Zanda, Schifani, Susta e altri), il cui testo è analogo a quello già approvato alla Camera dopo un’estenuante trattativa. Il testo impegna il governo a “non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito, ai sensi dell’articolo 4 della legge 31 dicembre 2012, n. 244”. Un’affermazione la cui efficacia, però, è stata già messa in discussione dal recente comunicato con cui il Consiglio Supremo di Difesa, presieduto da Napolitano, aveva ribadito che “l’ammodernamento delle forze armate” è materia su cui il Parlamento non ha potere di veto.

Mauro: “Non ci sono alternative agli F35, bisogna andare avanti con coerenza”. Prima delle dichiarazioni di voto, il ministro della Difesa Mario Mauro ha tessuto le lodi dei cacciabombardieri Lockheed Martin. “L’Italia – ha detto il ministro – è impegnata con una serie di trattati, come quello di Lisbona, a migliorare le proprie capacità militari. In più fa parte di organismi internazionali che impongono determinate scelte”. “Il Parlamento ha sempre dato dagli anni ’90 parere favorevole al progetto F35”, e ora non può tirarsi indietro visto che molte parti dell’aereo “che tra pochissimi giorni verranno assemblate” sono state acquisite. “Abbiamo il dovere di proseguire con coerenza” rispetto alle decisioni già prese.

“Non ci sono alternative credibili all’F35, che soddisfa sia le esigenze dell’Aeronautica sia della Marina”, ha ribadito più volte Mauro. “Siamo in Afghanistan da 10 anni, in Bosnia da oltre 20, in Kosovo da 15. La pace comporta oneri complessi e strutturati. A volte non intervenendo si fanno danni più grandi. Costruire la pace è una precisa responsabilità”. Per chiudere il bellezza, il ministro della Difesa ha citato Malala Malala Yousafzai, la giovane pakistana diventata un simbolo della lotta contro l’estremismo dei talebani. La mozione Casson. La mozione più temuta era quella a firma dell’ex giudice Felice Casson, sottoscritta da altri 17 senatori del Pd. “Le critiche al progetto degli F35 provengono dallo stesso mondo militare-industriale. Sono ben note, ormai notorie, le peripezie (anche gravi) che stanno accompagnando la nascita di questo progetto, tanto da aver determinato il ripensamento, il ridimensionamento o addirittura l’annullamento della propria partecipazione al programma da parte della maggioranza degli Stati partecipanti. Si è pure scritto di un caccia costoso, problematico e inaffidabile”, ha detto ieri il senatore del Pd Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia.

E ancora: “Nella mozione di cui sono primo firmatario non posso non rilevare i numerosi punti di convergenza rispetto alla mozione Zanda. In entrambe si sostiene la necessità di dare impulso a una dimensione europea di difesa comune e soprattutto di pieno rispetto delle prerogative del Parlamento. Nel testo da me presentato si aggiunge anche la ‘sospensione immediata’ del programma F-35 per decidere di destinare i risparmi immediati di spesa a reali priorità, economiche e sociali”.

Redazione
L’ huffingtonpost.it

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