Proposta in commissione su istanza delle comunità di Ariano e Sant’Angelo
Netta presa di posizione del parlamentare Carlo Sibilia, del Movimento5Stelle, che ieri mattina incontrando i giornalisti all’ingresso dei tribunale di Avellino ha ribadito l’inutilità della soppressione dei tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi.
<<In questo momento di bailamme tra Renzi e Letta, noi del Movimento 5Stelle abbiamo pensato di fare qualcosa di utile per il territorio. Qui ad Avellino si è valutato l’accorpamento dei tribunali. In effetti vogliamo capire cosa è successo. La grande notizia di cui siamo venuti in possesso è che l’accorpamento, che era stato concepito nell’ottica della spendig review, a conti fatti non ha prodotto alcuna diminuzione dei costi>>. Effettivamente le scelte di tagliare i tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi e accorparli rispettivamente a Benevento e Avellino non ha portato a nessuna diminuzione dei costi, quindi il Ministero della Giustizia non ne ha ricavato alcuna utilità, secondo Sibilia.
<<Basti pensare che il tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi costava 30mila euro di fitto all’anno ed è stato accorpato. Mentre a Venezia il giudice di pace costa all’anno circa 800mila euro ed è funzionante. Serviva un commissario, ne hanno nominati tanti per cose meno importanti avrebbero fatto bene a nominarli ora, considerata la delicatezza della questione. La soppressione e il successivo accorpamento ha lasciato sguarnito un territorio, con il rischio che aumenti in questo modo la criminalità sia quella organizzata che quella comune>>. Ma di fronte all’avvenuto accorpamento, il grillino ci tiene a sottolineare come: <<l’accorpamento sia stato bene affrontato da chi lo ha subito suo malgrado. Nessuna udienza slittata e nonostante tutti i problemi di sicurezza e strutturali del Tribunale tutto il personale è stato sistemano in modo idoneo. Non va appunto dimenticato che questa decisione ha reso la vita difficile a decine di dipendenti che sono stati penalizzati dai lunghi e costosi spostamenti che debbono compiere. Il Ministero della Giustizia fa dei tagli lineari senza conoscere gli effetti. Da questo accorpamento, inoltre, sono rimaste penalizzate alcune associazioni di volontariato che hanno dovuto lasciare le loro sedi, nell’ex distretto militare, per far spazio ai nuovi uffici del tribunale. Insomma a pagare, poi sempre i più deboli>>.
Sibilia ha le idee chiare e promette: <<Porteremo in Parlamento la nostra battaglia. Abbiamo già raccolto le istanze dei sindaci di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, e la nostra idea è quella di proporre una sede distaccata in modo da lasciare un presidio di legalità. Se ne sta parlando in queste ore nella commissione preposta. Le conseguenze di questi tagli sono gravi: i cittadini si sentono senza un presidio di giustizia>>.
Prima di lasciare lo spiazzo antistante l’ingresso del palazzo di giustizia Sibilia si sofferma sull’aspetto della sicurezza, denunciando la mancanza di controlli. <<Non c’è sicurezza in questo tribunale. Ho approfittato per fare un giro all’interno del palazzo. Sono entrato senza alcun controllo dalla porta carraia. Sono andato al bar e sono riuscito ad entrare al piano della Procura senza alcun controllo. Mi dicono anche che il metal detector a Piazza D’Armi non è funzionante. Un palazzo di giustizia non può stare in queste condizioni>>.
di Gian Pietro Fiore
Il Mattino di Avellino 14.02.2014