Prima riunione concertativa ieri a Calabritto, che ha convocato i comuni di Senerchia e Caposele per discutere della proposta avanzata dai vertici della Comunità Montana Terminio Cervialto sulla perimetrazione del Sistema Territoriale Operativo in vigore per la gestione dei rifiuti. I tre comuni di frontiera hanno preso in considerazione tutte le ipotesi in campo, in quanto si prospetterebbe la possibilità di scegliere fra diverse soluzioni: prima fra tutte la possibilità di entrare nel perimetro della montana Alta Irpinia, oppure in quello della Terminio Cervialto (sia come sottogruppo che nell’area vasta), e poi ancora, in un Sistema disegnato invece dai comuni della provincia di Salerno, con i quali risultano confinanti geograficamente. “Caposele, Senerchia e Calabritto gestiscono già tutti i servizi in convenzione, e non escludo la possibilità di chiedere la perimetrazione di uno Sto ad hoc” spiega Gelsomino Centanni, sindaco di Calabritto. “La legge regionale dice che entro 30 giorni possiamo anche comunicare di voler cambiare Ato, e prima di decidere siamo intenzionati a dare un mandato ad un esperto analista che ci prospetti tutti i costi: dove avremo vantaggi, là sarà la nostra scelta”. Le difficoltà discusse ieri dagli amministratori, hanno riguardato proprio le distanze chilometriche che intercorrono con entrambi gli enti montani. “Possiamo entrare solo in uno Sto che abbia comuni contigui, e che prospetti soluzioni economicamente vantaggiose ed efficaci. Ci sono già stati contatti con i Comuni della Val Sele e, siamo in attesa di ulteriori chiarimenti” conclude. Favorevole a entrare nel progetto ideato dalla Terminio Cervialto, l’assessore del Comune di Caposele Vito Malanga, pronto a dare mandato a un esperto per approfondire la tematica sulla costruzione dei centri di raccolta, depositi e gestione del servizio. In settimana intanto, tutti i sottogruppi individuati nella riunione di lunedì al vertice dell’ente montano, vaglieranno aspetti positivi e negativi della proposta presentata, per poi tornare in aula, nella giornata di lunedì, ed emettere sentenza,prima dell’elaborazione di un piano industriale
Redazione
Ottopagine 05.02.2014