Il Petrolio è diventato lo spartiacque storico per questa terra; il passaggio obbligato sul quale le giovani generazioni sono chiamate ad esprimere le loro idee di futuro e le loro prospettive di vita.
Dire No al Petrolio significa spronare la società e le rappresentanze istituzionali a dire la verità su quella che è la loro idea di Irpinia, davanti ai plotoni di esecuzione con i fucili pronti a sparare.
Sostenere la rinascita morale, sociale ed economica di questa terra significa sollecitare le coscienze a riappropriarsi della loro identità attraverso il rispetto della natura e attraverso la valorizzazione delle virtù ambientali, che rappresentano sicuri motivi di crescita.
Da un lato lo sfruttamento e la schiavitù economica …dall’altro il coraggio e la voglia di riprendersi la speranza!!
La partecipazione della politica alle manifestazioni popolari di domenica a Gesualdo rappresenta un segno importante
..MA CHIEDIAMO DI PIU’ E VOGLIAMO DI MEGLIO!!!
Il progetto del pozzo esplorativo Gesualdo-1 giace in Regione in attesa di verifica ambientale e c’è bisogno di uno scatto forte in avanti per il suo definitivo rigetto.
Chiediamo alle Commissioni Regionali all’Ambiente ed alla Trasparenza di vigilare e di procedere ad una profonda verifica sullo stato dell’iter autorizzativo, e rinnoviamo la richiesta all’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano di mantenere la promessa, fatta nel mese di marzo, di consentire ad esperti e sindaci di confrontarsi con i componenti della commissione tecnica.
Per il contestuale procedimento autorizzativo aperto presso Umnig Campania, chiediamo una
pronta verifica da parte delle Sopraintendenze ai beni culturali e ai beni ambientali e sollecitiamo l’invio dei pareri loro richiesti per legge. Tali relazioni sono fondamentali per l’iter autorizzativo perchè dovranno rapportare una valutazione d’incidenza riguardante l’intera area oggetto dell’intervento esplorativo, che comprende ben 13 Comuni circoscritti in un perimetro di 64kmq con al centro il Comune di Gesualdo, che risulta come il primo dei comuni prescelti per le operazioni di esplorazione petrolifere nell’ambito del Permesso di Ricerca NUSCO.
Sollecitiamo le rappresentanze politiche a rilanciare in sede ministeriale i contenuti dell’interpellanza di qualche mese fa, e facciamo appello alle Commissioni Ambientali del Parlamento di licenziare al più presto il disegno di legge che prevede una nuova mappatura delle aree da destinare ad attività di ricerca degli idrocarburi, nel quale chiediamo di inserire norme di tutela per le aree sulle quali insistono forti criticità ambientali.
Sollecitiamo i partiti a definire una piattaforma di tutela e garanzia per l’Irpinia basata sull’Applicazione puntuale delle prescrizioni del PTR Regionale del 2008, sull’Adozione, mediante ratifica con legge regionale, della Carta di Vulnerabilità degli acquiferi redatta dal CNR e sollecitiamo l’Introduzione di vincoli ambientali di tutela e salvaguardia del paesaggio, con apposite norme di garanzia, sull’esempio di quelle adottate in varie regioni italiane a tutela di aree interessare da pregiate produzioni agricole.
In questa fase cruciale l’Irpinia ha bisogno di certezze, di scelte coraggiose e di sole tre parole, che suonano anche come tre comandamenti SALUTE, AMBIENTE E FUTURO!!!
Cosi Diciamo No al Petrolio per dire 1000 volte SI all’Irpinia
Comitato No Trivellazioni Petrolifere in Irpinia