Farina sull’emendamento Ginefra: <<Rapporti incrinati da oggi>> . La preoccupazione degli amministratori locali e del sindaco sulle risorse idriche.
Dopo la scongiura dell’emendamento redatto dal parlamentare pugliese Dario Ginefra che avrebbe scavalcato, nella gestione della risorsa idrica, la Campania, rendendo la Puglia maggiore azionista nella gestione delle acque, continuano le preoccupazioni a Caposele. Dall’emendamento era emersa la volontà della Puglia di creare un Acquedotto del Mezzogiorno con capofila la Puglia, subito considerato dalla dirigenza della Regione Campania uno “scippo”, vero e proprio. L’argomento acqua tiene banco anche in vista delle prossime elezioni amministrative del 2018, con il sindaco Pasquale Farina fuori dai giochi per la carica di sindaco, avendo già amministrato per due mandati di seguito, che commenta così: <<Noi siamo sempre stati disponibili e sensibili nei confronti della Puglia, ma oggi valutiamo la loro azione come una scorrettezza enorme, una mancanza di rispetto. Anche se è stato bocciato l’emendamento Ginefra, resta comunque la mancanza di riconoscimento e l’atteggiamento egoistico che la Regione Puglia. Chi verrà dopo di me ad amministrare questo comune avrà molto da lavorare perché adesso i rapporti si sono incrinati ed è stato come essere traditi da un amico>>. La preoccupazione non rimane radicata solo a Caposele, che con la Pavoncelli, continua il suo contratto con la regione guidata da Michele Emiliano, ma riguarda l’Irpinia tutta. Un modo di fare che potrebbe ripetersi e, questa volta, non essere bocciato, ma passare tutte le competenze delle risorse idriche alla Regione Puglia. Questa è in sostanza la preoccupazione degli amministratori locali che faranno appello alla politica tra Natale e Capodanno, in un incontro pubblico, proprio a Caposele. Chiamati a colloquio, quindi, i dirigenti regionali della Campania impegnati nella battaglia a fianco del governatore De Luca e a favore dell’Irpinia.
La regione dovrebbe, secondo l’ex assessore ed architetto di Caposele Salvatore Conforti: <<tutelare senza svendere uno dei beni più preziosi che ha l’Irpinia. Considerando questa vicenda dell’emendamento Ginefra come un campanello d’allarme>>. Un allarme che all’inaugurazione dell’ultimo tratto della Pavoncelli bis in ottobre, proprio a Caposele, era nell’aria con i due governatori di Campania e Puglia sugli scudi sulla questione idrica. In quell’occasione il governatore della Regione Puglia aveva dichiarato alla stampa che la presenza del collega pugliese non era gradita, considerando anche la delicatezza dell’evento.
Giovanni Nigro
Il Quotidiano del Sud 23.12.2017