Ammonta a 300mila euro la stima del consumo di acqua. Il Comune si è assunto la gestione delle reti idriche comunali.
“Vogliono limitare il consumo di acqua perché quando il Comune non usufruirà più degli sconti previsti dalla convenzione, il fondo dell’Acquedotto Pugliese non basterà per pagare i consumi interni”.
Non le manda certo a dire il consigliere di minoranza Lorenzo Melillo, componente della compagine di Caposele Futura e rappresentante del circolo “L’Arcobaleno”, determinato a fare luce sulla “questione contatori”. “Basta frottole: diciamo la verità ai cittadini di Caposele” continua adirato Melillo, che carte alla mano, è pronto a tracciare un bilancio sulla convenzione stipulata il 7 luglio del 2012 fra il Comune e la società pugliese per la cessione dei 363 litri in dotazione di Caposele e dei caposelesi. “Secondo fonti ufficiose intanto, la quota trattenuta dall’Aqp per il consumo interno dell’acqua per il 2013 ammonta a 300mila euro, tutt’altra somma rispetto a quella sostenuta dall’assessore Malanga” spiega.
Un corrispettivo che ha usufruito dell’80 per cento di sconto, così come previsto dalla convenzione. “Malanga ha detto diverse inesattezze, ed è stato poco chiaro. La verità è che di questo passo il Comune sarà in una posizione debitoria nei confronti dell’Aqp, oltre ad assicurare la manutenzione delle reti idriche per limitare al massimo le perdite. La quota riconosciuta dal commissario di Governo per la Pavoncelli bis infatti, è servita a tamponare i danni e le inadempienze arrecate dalla convenzione”. Il paese di sorgente infatti, è stato protagonista su due tavoli di contrattazione, quello dell’Aqp per la cessione del patrimonio idrico in diritto d’uso del Comune, e quello della Pavoncelli bis, per la costruzione della galleria di valico pronta ad accogliere il parto della montagna. Due tavoli a cui il Comune non ha giocato la sua partita consegnando di dadi alla Puglia.
“Al fondo di 1 milione e 350mila euro stanziato per il primo anno dalla ratifica della convenzione deve essere sottratto il consumo di acqua del territorio di Caposele (i 300mila euro di cui sopra), e le spese che il Comune oggi si è assunto per la gestione e la manutenzione idrica della rete comunale. Ma nel caso del consumo interno, è bene chiarire che stiamo usufruendo degli sconti, ma fra qualche anno le tariffe entreranno a regime; nel caso della gestione delle reti è bene precisare che prima della convenzione questo compito spettava all’Aqp”. E quindi l’affondo sul bilancio della convenzione: “Le fontane pubbliche sono state chiuse, e il Comune è costretto a rimediare alle lacune della convenzione con i fondi stanziati dal Commissario Sabatelli. Un fallimento insomma”. E poi c’è la questione del fondo stanziato dalla struttura commissariale. “I 750mila euro trasferiti nelle casse comunali sono il frutto di una rinuncia del Comune, che ha negoziato la realizzazione di opere prioritarie per il paese in cambio dell’installazione dei contatori interni e di due progetti di ristrutturazione delle reti idriche nelle zone rurali”.
Veniamo ai fatti. “In Conferenza di Servizi il Comune ha dato parere favorevole alla realizzazione della galleria di valico in cambio di garanzie di tutela del territorio comunale. In particolare, si chiedeva la realizzazione di una bretella di collegamento fra il cantiere della galleria e l’Ofantina, bypassando il centro urbano, per evitare il traffico di mezzi pesanti e l’usura delle strade. Un’opera che avrebbe consentito al paese di avere un’uscita diretta sull’asse viario principale e la fruibilità per gli impianti sportivi. Non solo. Fra le opere era stata elencata anche la costruzione della centrale idroelettrica, che avrebbe provveduto al sostentamento energetico di tutti gli edifici pubblici, e che stando agli accordi, la realizzazione sarebbe dovuta partire entro i primi sei mesi dall’inizio dei lavori della Pavoncelli”. Il Comune però ha rinunciato, e ha optato per il trasferimento della somma da destinare ad altre opere. “La rinuncia alle opere pubbliche valeva molto di più di 750mila euro. Caposele non ha mai avuto i contatori e li ha installati l’Aqp per la prima volta dopo la firma della convenzione. La nostra è una zona rossa, con scarse o nulle possibilità di sviluppo e di ampliamenti. L’acqua è stata svenduta e a noi restano solo i danni”. Il comune intanto, ha anche candidato un progetto di riqualificazione della rete idrica anche al Bando di accelerazione della spesa. “Hanno capito che non stanno più nella convenzione” ribatte il consigliere, che conclude con appello alle forze politiche cittadine: “Facciamo fronte comune per contrastare la chiusura dell’Amministrazione, che nel mascherare gli errori compiuti rimedia con altri. Iniziamo a collaborare e a fare sintesi sui problemi. A questo punto vanno ringraziati i tanti cittadini che si sono battuti in questi anni per Caposele, valutando nella giusta misura gli effetti a lungo termine della convenzione” conclude.
Di Elisa Forte
Ottopagine versione cartacea 03.10.2014
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