Che dire: c’è chi si accontenta di un turismo di cartone e chi fa di tutto per potenziare, promuovere e incentivare il proprio territorio…
Mentre altri Comuni irpini propongono progetti e ricevono finanziamenti per lo sviluppo dei propri paesi, il nostro Comune pare aver dimenticato (e questo già da molto tempo) di avere delle grandi risorse sia grazie alla presenza del Santuario a Materdomini, sia per la bellezza del proprio paesaggio naturale. Peccato che i nostri amministratori preferiscano di gran lunga ricevere “boccate di ossigeno” attraverso la costruzione di grandi opere altamente impattanti e dannose per quel territorio che, invece, andrebbe esaltato, oppure attraverso la svendita di una delle ricchezze più importanti, l’acqua.
Un’amministrazione cosciente delle proprie risorse, interessata esclusivamente al benessere dei propri cittadini (e non di altri!) e lungimirante, si attiverebbe percorrendo altri sentieri possibili. “Fare Turismo” non significa promuovere un mese di “ammuina” in prossimità delle elezioni, ma vuol dire creare un circuito concreto e duraturo: vogliamo fatti e non pugnette!
Speriamo davvero che il torpore e il disinteresse che sta soffocando la nostra cittadina (tutta) possano dissolversi al più presto… per il bene di TUTTI!
Progetti, arrivano 4 mln e 350mila euro.
Si respira aria di grande soddisfazione anche a Monteverde, oltre che ad Aquilonia, per l’ammissione del progetto al finanziamento previsto nell’ambito del Programma “6000 Campanili”, che porterà nel paese una somma pari a circa un milione di euro. Su un totale di centoquindici progetti accolti, a fronte dei tremilaseicento presentati in tutta Italia, quello di Monteverde si è classificato al ventunesimo posto. E’ da rimarcare il fatto che i due paesi dell’Irpinia orientale sono i soli in provincia di Avellino ad aver vinto questa sorta di scommessa, mentre nell’intera Campania altre sue sole località hanno avuto accesso a tali fondi, che saranno utilizzati, come da progettazione, per la riqualificazione ulteriore di un borgo urbano già incluso tra i più belli d’Italia, poiché il suo complesso urbano sembra gettarsi sulle gote boschive come lacrima a raggiungere le sottostanti valli d’Osento e d’Ofanto. Ma, oltre a questo, a testimonianza dell’incessante e solerte iperattività degli amministratori di Monteverde, il Comune sarà a breve investito da una pioggia di fondi già decretati, come rileva il sindaco Franco Ricciardi. <<Quello relativo al Programma “600o Campanili” – afferma infatti il primo cittadino – non è il nostro solo progetto che è stato oggetto di approvazione e di finanziamento. A questo, infatti, occorre aggiungere quello relativo alla legge 322 sul “Villaggi Rurali”che concerne il pubblico ed il privato, per un importo pari a 1.300.000 euro, mentre cinquecentomila euro sono pervenuti per una ulteriore riqualificazione del nostro splendido Castello. A ciò occorre aggiungere la somma di 250.000 euro, provenienti dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, da destinare al rifacimento e al potenziamento della rete fognaria e ben 2.300.000 euro per la bonifica e la messa in sicurezza permanente della ex discarica comunale>>.
Molto ossigeno per l’economia complessiva del paese, insomma, a fronte, però di problematiche di stringente urgenza, la cui mancata soluzione rischia di vanificare gli sforzi compiuti dall’attuale compagine amministrativa per rendere turisticamente appetibili i luoghi. E tra le priorità vi è sicuramente quella relativa alla viabilità. <<Sono ormai decenni – afferma infatti il sindaco Ricciardi – che la mia comunità di appartenenza denuncia le condizioni in cui versa la Strada Provinciale 6, quella che collega il nostro paese a Lacedonia e quindi al casello autostradale del Calaggio sulla “Napoli – Bari”, arteria di collegamento vitale per qual si voglia ipotesi di sviluppo. Tale strada è ormai ridotta veramente male, soprattutto in virtù di una situazione idrogeologica eccessivamente complicata, la qual situazione rende il manto d’asfalto alquanto vulnerabile all’apertura di buche profonde e al prodursi di smottamenti, con dossi che presentano anche un notevole dislivello, tali da far cascare le braccia anche al più paziente degli autisti, neppure ci trovassimo in qualche zona appena bombardata dell’Iraq o dell’Afganistan>>. Questione, questa, quanto mai affannosa, sulla quale le molte generazioni di amministratori succedutesi nei decenni non sono riuscite a pervenire a soluzione definitiva, nonostante tutte abbiano profuso grande impegno. <<Naturalmente noi continueremo a perseguire gli obiettivi che siamo prefissi – continua Ricciardi – soprattutto in ordine ad un preciso progetto di sviluppo turistico, legato soprattutto alle enormi potenzialità espresse dall’ambiente naturale del nostro territorio e all’indubbio fascino del nostro borgo, ma occorre che quanto prima chi di dovere di faccia carico di ripristinare un diritto dell’atto disatteso, quello di viaggiare in tutta sicurezza>>.di Michele Miscia
Ottopagine 11.01.2014
Cultura e natura, ecco il Distretto
Il Comune ha ripresentato alla Regione le sue ipotesi di investimento nel turismo. Area archeologica e villaggio del benessere le proposte su cui punta Cappiello.
Il Comune di Conza della Campania concorre al bando regionale sull’Accelerazione di spesa con ben sei progetti. In settimana la corsa degli uffici tecnici per adempiere alle procedure burocratiche per consentire che i plichi potessero raggiungere gli uffici regionali entro la data del 15 gennaio prossimo. L’amministrazione comunale guidata da Vito Cappiello, nella redazione dei progetti ha tracciato le coordinate di sviluppo del paese, inserendo l’urbanistica, l’arte e la cultura, l’ambiente e i servizi al cittadino. Con un colpo solo ha fornito gli strumenti di pianificazione sanciti per i prossimi anni. In primo luogo, la giunta ha approvato il progetto sugli interventi di riqualificazione dell’oasi Wwf del lago di Conza, con una spesa prevista di 1milione e 700mila euro circa. A seguire, è stato presentato un progetto per il recupero e la valorizzazione del parco archeologico “Compsa area anfiteatro romano”, comportante una spesa globale pari a 1milione 267mila euro. Per il progetto di rimozione e smaltimento prefabbricati contendenti amianto, il Comune ha previsto una spesa pari a 538mila euro; mentre per i lavori di costruzione del centro di prima accoglienza “le due colline”, la spesa è stata stimata in 1milione e 900mila euro. Come quasi tutti i comuni della provincia, anche Conza si è adoperata per presentare un progetto sui lavori di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione della rete idrica del centro urbano, per un importo di spesa di 2 milioni e 257mila euro. Obiettivo enunciato dall’esecutivo Cappiello, quello di “investire in ogni settore, per arrestare il processo di depauperamento della realtà economica e sociale di Conza avviandone di contro un rilancio capace di assicurare uno sviluppo sostenibile del territorio comunale” si legge nella narrativa dei deliberati. La partecipazione all’avviso pubblico per l’attuazione delle previsioni delle accelerazioni del Por Campania Fesr 2007-2013, guarda con ottimismo alla realizzazione degli interventi previsti, che potrebbero essere ammessi a finanziamento e rientrare nel tetto di spesa messo a disposizione dalla Regione, oppure attendere nuovi bandi di concorso e nuove opportunità. Di tutti i progetti presentati, quello sulla rifunzionalizzazione della rete idrica del centro urbano risulta sicuramente quello più ambizioso. Come la maggior pare dei comuni del comprensorio, il progetto si allinea alle necessità e le urgenze della provincia, caratterizzata dalla inadeguatezza degli impianti di depurazione, e dalla fatiscenza delle reti idriche comunali, divenute ormai colabrodi. La maggioranza delle amministrazioni, infatti, si è dedicata alla stesura di progetti per la riqualificazione dei depuratori comunali, a seguito della notifica di un fitto elenco di avvisi di garanzia giunti nei mesi precedenti ai primi cittadini, con l’invito a correre ai ripari.
di Elisa Forte
Ottopagine 12.01.2014