L’appello dei sindaci dell’Emilia Romagna è stato accolto dal Movimento 5 Stelle che ha deciso di presentare un emendamento alla Camera al decreto legge Imu Bankitalia che sarà discusso in Aula il 20 gennaio prossimo. Merola: “Non si può spostare la data di pagamento entro il 24 gennaio”.
“Pd tassa il gioco”. L’appello dei sindaci dell’Emilia Romagna per mettere un’imposta sul gioco d’azzardo al posto della mini Imu si è trasformato in un emendamento a firma del Movimento 5 Stelle. ”La battaglia”, scrivono i deputati grillini in un comunicato pubblicato sul blog di Grillo, “si sposta alla Camera. Depositeremo, prima firmataria la portavoce Maria Edera Spadoni, l’emendamento proposto dai sindaci Anci dell’Emilia Romagna. Il Governo e le lobbies dell’azzardo dovranno così chinare la testa alla volontà dei cittadini e del Parlamento. Non si può fare altrimenti:non si può giocare con la vita dei cittadini. Rappresentando i cittadini siamo investiti di una grande responsabilità: agiamo per aiutare il Paese”.
Impossibile secondo il Partito democratico intervenire in tal senso. A gelare l’iniziativa era stato qualche giorno fa lo stesso ministro agli Affari Regionali Graziano Delrio ed ex Presidente Anci: “Non c’è più il tempo per intervenire in tal senso”, aveva detto. L’idea è partita dal sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, fino a coinvolgere numerosi primi cittadini lungo la via Emilia. La preoccupazione ora è che, in ogni modo, non si possa rimandare il pagamento fissato per il 24 gennaio. “Dopo approfondimenti con gli uffici comunali e l’Anci”, ha commentato il vicesindaco di Bologna Silvia Giannini, “non ci risulta possibile spostare la data di pagamento della mini-Imu oltre al termine del 24 gennaio fissato dalla legge di stabilità nazionale”. Un annuncio che chiuderebbe a possibili rinvii per il pagamento della quota Imu prima casa del 2013. La cosiddetta mini-imu, è il risultato della differenza tra le addizionali comunali 2012 (interamente coperte dallo Stato) e quelle 2013, nel caso in cui i comuni l’abbiano aumentata.
“Procedere in tale direzione con una delibera comunale – ha detto Giannini – potrebbe creare ai contribuenti più problemi di quanti ne risolve”. Il vicesindaco ha spiegato che una norma di questo tipo potrebbe essere impugnata dal Ministero dell’Economia e, con l’attuale legge, “parziali o tardivi pagamenti rispetto alla data del 24 gennaio sono soggetti a sanzioni. Purtroppo, nonostante la pressione diretta e continua dei Sindaci e dell’Anci, il governo non ha mantenuto gli impegni e ha scaricato sui Comuni l’onere di prelevare la mini-Imu 2013“.
Redazione
Il Fatto Quotidiano 10.01.2014