Oggi ho scoperto di essere io la causa del problema di libertà di stampa in Italia. Lo afferma il rapporto di Reporters Sans Frontieres appena pubblicato. Mi ha aperto gli occhi. Io pensavo che fosse perché i partiti politici con la lottizzazione si sono mangiati la Rai piazzando i loro uomini nel management e nei telegiornali e dicendo loro che cosa dire e che cosa non dire. Pensavo che fosse per i giornalisti cacciati dai programmi RAI o per le minacce del partito di governo a quelli che sono indipendenti, come Report. Pensavo che fosse perchè in Italia non ci sono editori puri e metà delle tv generaliste le controlla il capo di Forza Italia e perchè la tessera numero uno del Pd controlla il secondo giornale più diffuso in Italia. No, la colpa è mia. I
Se i TG e i giornali non vi danno le notizie o vi danno notizie false o vi danno notizie non verificate è perchè hanno paura di me. Reporter Senza Frontiere dice che diffondo “l’identità” dei “giornalisti sgraditi“. Forse non sono stati informati bene dai direttori dei giornali italiani che li hanno contattati per cambiare la classifica (vi hanno contattato, vero?). Non viene pubblicata l’identità dei giornalisti sgraditi, viene smentita la balla che diffondono o viene risposto alle loro offese gratuite. Sono andato a ripescare i post del 2016, anno a cui si riferisce il report, in cui si parla di giornalisti. Eccoli:
Gennaio 2016: quando Orfeo, direttore del tg1, censurò la carrellata di indagati del pd
Aprile 2016: quando il direttore de l’Unità D’Angelis pubblicò la bufala di Virginia Raggi nel video di propaganda di Berlusconi e neppure chiese scusa
Ottobre 2016: Federica Angeli che sminuiva le minacce mafiose arrivate a un nostro consigliere
Ottobre 2016: Rondolino che dà del cretino a Gianroberto Casaleggio, cofondatore del MoVimento 5 Stelle, poco dopo la sua scomparsa
Novembre 2016: la bufala cosmica di Jacopo Iacoboni pubblicata da La Stampa su Beatrice Di Maio e ripresa da tutti i media senza alcuna verifica
Poi ci sono centinaia di denunce di bufale generiche e di censure più o meno velate. Ma cari reporter senza frontiere, denunciare un fatto (l’oggettiva inesistenza di libertà di stampa) e chiedere smentita alle notizie false non può essere considerata un’intimidazione. Noi ci battiamo per un’informazione libera, indipendente e accessibile a tutti come ci ha riconosciuto Julian Assange, intervenuto a Italia 5 Stelle a Palermo: “Avete ottenuto un risultato straordinario, squarciando il velo dei filtri, che sono molto forti in Italia, della vecchia stampa mainstream corrotta. Penso che questo sia probabilmente il vostro successo più importante“.
Ma anche Assange ha preso un abbaglio. La colpa di questo sistema informativo marcio è mia. In un Paese in cui un ex premier condannato tiene in mano tre televisioni da oltre 20 anni, dove molti giornali nazionali sono amministrati da editori impuri iscritti a partiti politici o, peggio ancora, dove alcuni quotidiani sono persino proprietà diretta di partiti politici, il problema sono io, che scrivo su un blog. Ma… sarà.