«Il Movimento 5 Stelle ha affossato le unioni civili»: ecco la prima balla vomitata ai quattro venti dalla banda Renzi e subito rilanciata dai media a reti unificate. Cerchiamo di fare chiarezza, perché il Pd è un maestro nel nascondere le proprie magagne e ad addossare agli altri le proprie responsabilità.
PRIMO: IERI NON ABBIAMO VOTATO NIENTE.
Nessun “canguro”, nessun emendamento, nessuna legge.
SECONDO: l’unica votazione in 4 ore di seduta è stata la sospensione dei lavori dell’aula per rimandarli ad oggi. E NOI ABBIAMO VOTATO CONTRO, mentre il Pd votava a favore. Perché abbiamo votato contro? Perché volevamo votare tutti gli emendamenti già ieri.
La legge sulle unioni civili è una legge sacrosanta.
SONO DUE ANNI che ci battiamo per portarla in aula, discuterla e votarla. Cos’ha fatto il Pd in questi due anni? Tutto, per impedire che venisse calendarizzata.
Adesso, finalmente, è in aula.
E da tre settimane nicchiano, cincischiano, confabulano, trattano, vendono, comprano, urlano, sbraitano, piangono, mentono. PERDONO TEMPO mentre fuori i cittadini aspettano. Ma il Movimento 5 Stelle c’è, c’è sempre stato. La legge sulle unioni civili AVRÀ I NOSTRI VOTI, senza passi indietro.
Il partito di Renzi ha tentato di giocare d’astuzia, con uno di quei giochetti che in un paese normale farebbero gridare vergogna. E che gli è già riuscito con le riforme costituzionali, la legge elettorale, lo sfasciaItalia, la buona sòla, il salvabanche e regali vari.
GIOCANO con i diritti dei cittadini, da sempre.
Dai 5000 emendamenti ne erano stati ritirati 4500.
Ne rimanevano 500. Durante le riforme costituzionali si è arrivati a votarne 900, di emendamenti, e in un solo giorno. Ieri avremmo potuto fare altrettanto. Perché non è stato fatto? Perché il Pd non ha intenzione di portare a casa il risultato. Ha paura. Troppe ed evidenti sono le spaccature al suo interno. E come al solito tenta di nasconderle frignando e puntando il dito sugli altri. E tutti a guardare il dito che indica la luna.
Il Movimento 5 Stelle non ci sta a fare da stampella ad un partito fascista che nega il dibattito democratico dell’aula e svilisce il ruolo sovrano del parlamento.
NOI VOGLIAMO ANDARE AL VOTO, SUBITO.
E lo vogliamo PALESE. Che sia chiaro ai cittadini cosa votano i loro “rappresentanti”, emendamento per emendamento, fino al voto finale. E se qualcuno ha il coraggio di votare no, lo deve dire. Ciascuno deve metterci la faccia e non deve nascondersi dietro il voto segreto.
Il PD oggi è l’unico responsabile di questo ulteriore disastro.
Per vent’anni si sono alternati con Berlusconi alla guida del Paese. Da opposizione non hanno mai fatto opposizione, facendogli passare le leggi porcata più infami. E quando è toccato a loro andare al governo non sono mai riusciti a portare a buon fine il dibattito sulle unioni civili. Adesso la “colpa” sarebbe del Movimento 5 Stelle, che osa pretendere il rispetto del dibattito e della democrazia dell’aula, che osa chiedere il voto palese, emendamento per emendamento?
Perché sia chiaro: il M5S chiede di VOTARE EMENDAMENTO PER EMENDAMENTO, E SENZA VOTI SEGRETI. Noi ci saremo e li aspettiamo al voto. Noi ci saremo e saremo compatti. Vedremo cosa faranno gli altri.
Ma oramai è un fatto: questo paese non ha più un governo. E in un paese normale, un governo retto da una maggioranza farlocca sarebbe già a casa, e lascerebbe il posto ad un governo eletto dai cittadini e con persone serie, che porterebbero la legge sulle unioni civili all’approvazione SENZA COMPROMESSI AL RIBASSO.
Aprite gli occhi e non cadete nel tranello di chi vuol scaricare le proprie colpe sugli altri.
PD se ci sei batti un colpo.
Noi siamo pronti a votare contro tutti gli emendamenti.
E voi? Ci siete? Vi aspettiamo al momento del voto. Vedremo chi ha davvero a cuore i diritti civili.
Ps
Domanda semplice: come può una forza d’opposizione come il Movimento 5 Stelle “affossare” una legge? Non può: non ha i numeri per farlo. Cosa che invece dovrebbe avere una “maggioranza” se vuole portare a casa il risultato. Ma evidentemente la maggioranza non esiste. Non è mai esistita, perché un’impalcatura che si regge su ricatti, voti di scambio, premier nominati senza passare dal voto e voltagabbana che migrano da un partito ad un altro per un tanto al chilo non si può definire “maggioranza”. Semmai un circo.
Vito Crimi