La richiesta del gruppo Caposele Cinquestelle
Il gruppo Caposele Cinquestelle ha protocollato, presso il Comune di Caposele, la richiesta di un “question time del cittadino”. Un’istanza a norma di legge, quella avanzata dai pentastellati, anche considerando che è “importante ampliare la possibilità delle relazioni tra il cittadino ed amministrazioni” e visto che già altri comuni si avvangono del “question time del cittadino” come strumento volto a favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica e come possibile mezzo di inclusione e condivisione al dialogo e alla collaborazione. Basandosi su questi punti il gruppo Caposele Cinquestelle chiede all’amministrazione guidata dal Sindaco Pasquale Farina di integrare il regolamento comunale inserendolo dopo l’Art. 45, in questo modo: in ciascuna seduta del consiglio comunale i primi trenta minuti sono dedicati allo svolgimento del “question time del cittadino”, il “question time” consiste in una sola domanda, formulata dai cittadini in modo chiaro e conciso, su argomenti di rilevanza generale, connotati da urgenza o particolare attualità politica, riguardanti comunque problematiche inerenti il territorio comunale e/o aventi influenza sullo stesso, e i giorni fissati per il consiglio comunale il cittadino richiedente, opportunamente preavvisato dall’URP, è tenuto a presentarsi personalmente nell’aula consiliare al fine di esporre, nel tempo fissato di tre minuti, l’oggetto della domanda. “Speriamo che quanto prima, anche a Caposele, un cittadino potrà recarsi in Consiglio Comunale e interrogare il proprio sindaco e gli amministratori tutti sui problemi della città o avanzare proposte.
Un paese funziona se vi è controllo da parte dei cittadini”, commentano i Cinquestelle di Caposele.
Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 18.09.2015