Questo era il PD nel 2010. Quando attaccava (a parole) Berlusconi. Quando parlava di legalità, di libertà di informazione. Poi si è geneticamente modificato ed è diventato, ahimè, un punto di riferimento del malaffare.
Dall’EXPO al MOSE, da “rimborsopoli” a Mafia Capitale, dalla ‘ndrangheta in Emilia-Romagna alle cooperative rosse che fanno affari con la camorra. Da De Luca alla Paita, da Genovese a Ferrandino, da Buzzi ai consiglieri PD arrestati a Roma. Da Crocetta a Orsoni, da Incalza a De Vincenti…dall’ILVA al TAV di Firenze….per arrivare a Verdini.
Quante prove (non indizi, prove) vi servono ancora per smettere di votare un partito clientelare, un partito-banca che succhia i nostri soldi, un partito che difende i potenti e distrugge i cittadini?
Nel 2010 difendeva le intercettazioni e attaccava il condannato di Arcore. Oggi, se non ci fosse stato il M5S a vigilare, avrebbe fatto quel che neppur Berlusconi si sarebbe mai sognato di fare.
Anche oggi abbiamo fatto il nostro dovere. Abbiamo vigilato, studiato, denunciato. Abbiamo fatto opposizione. A riveder le stelle!
Alessandro Di Battista