“Il 10 giugno scorso il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, ha inviato alle Camere 25 suggerimenti per fare il tagliando alla legge Severino, quella che regola incompatibilità, incandidabilità e inconferibilità di incarichi ai condannati. Ma chi glielo ha chiesto? Cantone, nella prima pagina del documento con cui trasmette i suoi suggerimenti, si appiglia a una norma del “Codice dei contratti pubblici”. In particolare laddove prevede che l’Autorità “formula al Governo proposte in ordine alle modifiche occorrenti in relazione alla legislazione che disciplina i contratti pubblici di lavori, servizi, forniture”. Quindi, di grazia, che c’entra la legge Severino?
Fra i 25 punti con cui si auspica di “armonizzare” l’applicazione delle legge Severino, c’è il numero 7. Cosa suggerisce il presidente dell’Anac? Semplice: per provvedere a questa opera di armonizzazione sarebbe “oppurtuno” dare al Governo una “specifica delega”. Ovvero, che il Governo possa riscrivere come meglio crede la legge Severino. Sì il governo del Pd – lo stesso che candida in Campania Vincenzo De Luca, seppur ineleggibile proprio a causa della legge Severino – secondo Cantone dovrebbe metter mano a quelle stesse regole che attualmente mettono fuori gioco il loro candidato. Ovvero ancora, come lasciare che l’allenatore di una squadra faccia l’arbitro nella partita.
La marca “Pd” ha finalmente trovato il suo testimonial ideale, in un periodo in cui gliene arrestano uno dopo l’altro. Sguardo serio e severo, faccia pulita e curriculum di tutto rispetto: Raffaele Cantone è quanto di meglio il brand “Pd” possa proporre per riaccreditarsi di fronte ai cittadini come baluardo contro la corruzione, e come quelli che la mettono in atto. Ma, al di là della questione pubblicitaria, che vedrà anche l’esposizione del testimonial alla festa dell’Unità del Pd a Roma, Raffaele Cantone viene spinto oltre e usato come ariete per sfondare la legge Severino e magarisistemare il pasticciaccio campano.” M5S Parlamento