Oggi martedì 19 maggio, a partire dalle ore 11, saremo in piazza Montecitorio per dire “no” al Ddl Distruzione. La diretta dell’evento sarà trasmessa in streaming su La Cosa. Siete tutti invitati a partecipare: docenti, studenti, presidi, genitori e tutti voi che avete a cuore la scuola pubblica. Venite, senza simboli o bandiere, e facciamogli sentire il fiato sul collo. In piazza vogliamo che ci sia un unico protagonista: il mondo della scuola.
“Innanzi tutto ricordiamo chi sta mettendo le mani sulla scuola pubblica.
Lo sta facendo un premier non eletto da nessuno.
Lo sta facendo il ministro dell’istruzione Giannini, che ha recentemente invalidato il test per i medici, per la loro specializzazione. Salvo poi dire che era tutto ok nonostante ci siano stati evidenti brogli. Lo sta facendo il sottosegretario Davide Faraone. Pensate! Sottosegretario all’istruzione uno che non è neppure laureato ma in compenso è sotto inchiesta, a Palermo, per spese pazze e peculato, ovvero appropriazione di denaro pubblico. Nonché nel 2008 fu pizzicato ad andare a chiedere voti, prima di essere eletto come consigliere regionale appunto in Sicilia, a casa di Agostino Pizzuto detto “basettone”, arrestato poi per mafia e condannato in quanto deteneva “l’arsenale” un vero e proprio arsenale di un clan di Cosa Nostra. Quando noi pensiamo alla scuola in Italia che cosa ci viene in mente? Ci vengono in mente delle scuole che cadono a pezzi. Degli insegnanti sottopagati. I costi per le famiglie, costrette davvero a portare gessi, cancellini e carta igienica a scuola. O studenti stipati in vere e proprie “classi pollaio”.
Questa riforma delle Buona scuola (perché sono così bravi con le parole!) targata da questi soggetti, non va a lavorare e a migliorare queste problematiche, al contrario, sostanzialmente dà soldi pubblici a scuole private. Contravvenendo, di fatto, con l’art. 33 della Costituzione che dice che istituti ed enti privati possono pure mettere in piedi delle scuole ma lo devono fare senza oneri aggiuntivi da parte dello stato.
Il MoVimento 5 Stelle, e lo diciamo con la massima calma (non urliamo), però chiediamo alle persone oggi, martedì 19 di scendere in piazza. Esprimeremo la nostra indignazione, perché se ci sono scuole che cadono a pezzi, scuole pubbliche, è intollerabile che il governo dia quattrini nostri alle scuole private. E’ intollerabile che venga creata la figura di un preside super-manager con poteri così tanto accentrati da mettere in pericolo l’autonomia didattica e la libertà di insegnamento dei professori.
Il Movimento 5 Stelle sono due anni che fa proposte per la scuola pubblica:
– parliamo dell’8×1000 all’edilizia scolastica;
– parliamo della possibilità di assumere 300.000 insegnanti precari;
– parliamo dell’obbligo di avere delle classi con massimo 22 alunni e 20 in presenza di un alunno disabile.
Voi direte: ma i soldi dove si trovano? Lo vediamo da questa “buona scuola” che i soldi ci sono, però preferiscono destinarli ad istituti privati.
Perché? Perché spesso fondazioni, istituti privati finanziano le campagne elettorali di cui questo partito, il partito democratico, è diventato un vero e proprio partito infiltrato dalle banche e, in alcune zone d’Italia, anche dal crimine organizzato.
Io invito tutti i professori, al termine delle loro lezioni, e tutti gli studenti qui di Roma o del Lazio, ma dovunque oggi a scendere in piazza.
Noi dalle 11 in poi, per tutto il pomeriggio di oggi, staremo davanti alla Camera dei Deputati a gridare, urlare, democraticamente la nostra indignazione e a far capire che c’è un’opinione pubblica compatta che vuole certamente delle riforme della scuola. Ma cose che servono veramente a insegnati e studenti e che non vuole che dei soldi pubblici finiscano in delle scuole private.
Ci vediamo oggi dalle 11.00 in poi in piazza Montecitorio” Alessandro Di Battista, M5S Parlamento