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Opposizione rinviata causa maltempo

L.stabilità:Fassina,modifiche per equità e contrasto povertàPrima o poi qual­che spe­cia­li­sta bravo dovrà stu­dia­re i cer­vel­li della pre­sun­ta “ op­po­si­zio­ne in­ter­na ” al Pd. Quel­la che nei talk show, sui gior­na­li e nei con­ve­gni si batte come un leone, anzi un gia­gua­ro, con­tro l’I­ta­li­cum e la ri­for­ma del Se­na­to, poi quan­do va in aula si scio­glie come ghiac­cio­lo al sole e vota Sì a tutto. Op­pu­re, se pro­prio ha man­gia­to bi­stec­ca di tigre, esce dal­l’au­la per non vo­ta­re No. Un anno fa Li­ber­tà e Giu­sti­zia lan­cia un ap­pel­lo con­tro la “ svol­ta au­to­ri­ta­ria ” in­si­ta nel com­bi­na­to di­spo­sto delle due schi­for­me. L’ap­pel­lo è fir­ma­to dai mi­glio­ri co­sti­tu­zio­na­li­sti ita­lia­ni, da Za­gre­bel­sky a Pace a Ro­do­tà a tanti altri, e viene su­bi­to ri­pre­so dal Fatto e da Mi­cro­me­ga e igno­ra­to dagli altri gior­na­li, al­me­no fin­ché Renzi e la Bo­schi –dal­l’al­to delle loro cat­te­dre di ri­pe­ten­ti –non prov­ve­do­no a in­sul­ta­re i giu­ri­sti come gufi, pro­fes­so­ro­ni, so­lo­ni e ro­si­co­ni.
Il Fatto rac­co­glie 350 mila firme con­tro la dop­pia por­ca­ta e a fa­vo­re di una ri­for­ma de­mo­cra­ti­ca del bi­ca­me­ra­li­smo e della legge elet­to­ra­le. Dalla “ mi­no­ran­za Pd”, nem­me­no un plis­sè. Tan­t’è che a marzo 2014 vota come un sol uomo l’I­ta­li­cum in prima let­tu­ra alla Ca­me­ra. Però an­nun­cia che bi­so­gne­rà cam­biar­la al Se­na­to, sennò sono guai ; e, so­prat­tut­to, che darà bat­ta­glia sulla ri­for­ma co­sti­tu­zio­na­le che ap­pro­da a Pa­laz­zo Ma­da­ma ad ago­sto 2014. Bat­ta­glia si fa per dire, a parte quel­la dei 5 Stel­le e di Sel con­tro i can­gu­ri e gli altri mar­chin­ge­gni ar­chi­tet­ta­ti da Renzi e Gras­so per stroz­za­re il di­bat­ti­to e an­da­re pre­sto in ferie. Ber­sa­nia­ni, cu­per­lia­ni e fas­si­nia­ni (nel senso di Fas­si­na) vo­ta­no Sì anche al nuovo Se­na­to, ma giu­ra­no : “ Tran­quil­li, è solo la prima let­tu­ra, al pros­si­mo giro cam­bia­mo la ribersani­for­ma. In­tan­to la no­stra vera bat­ta­glia è sul­l’I­ta­li­cum”. In­fat­ti a gen­na­io 2015 l’I­ta­li­cum passa al Se­na­to con il Sì dei ber­sa­nia­ni. Però, be­nin­te­so, andrà cam­bia­to la pros­si­ma volta. E poi la vera bat­ta­glia è sul nuovo Se­na­to.
Ecco dun­que la fa­lan­ge ber­sa­nian-cu­per­lia­na pron­ta alla pugna a Mon­te­ci­to­rio in vista della se­con­da let­tu­ra della ri­for­ma co­sti­tu­zio­na­le, pre­vi­sta per marzo 2015. Il 26 feb­bra­io Ber­sa­ni ca­ri­ca le trup­pe con una for­sen­na­ta in­ter­vi­sta ad Av­ve­ni­re : “ Il com­bi­na­to di­spo­sto tra norme co­sti­tu­zio­na­li e legge elet­to­ra­le rompe l’e­qui­li­brio de­mo­cra­ti­co. Che viene prima di tutto, anche della leal­tà alla ditta. Non lo vo­te­rò mai”. Stra­no : fi­no­ra l’a­ve­va vo­ta­to sem­pre.Però dai, c’è sem­pre una prima volta. Anzi, se dice che la de­mo­cra­zia è in pe­ri­co­lo, non gli ba­ste­rà vo­ta­re No in aula : sa­li­rà sulle mon­ta­gne col faz­zo­let­to rosso al collo a di­fen­der­la armi in pugno. Il 10 marzo è il gran gior­no : gli im­pa­vi­di “ op­po­si­to­ri in­ter­ni ” get­ta­no il cuore oltre l’o­sta­co­lo e vo­ta­no Sì. Però as­si­cu­ra­no che han sof­fer­to molto e il loro Sì è di­ver­so dal Sì dei ren­zia­ni : un Sì che è più No che Sì. Per dif­fe­ren­ziar­si, fanno le fac­cet­te mal­mo­sto­se, tipo “ te­ne­te­mi, sen­nò­fac­cio un ma­cel­lo”. Vo­ta­re su un piede solo? Fare le corna die­tro la schie­na così non Civativale? Cin­quan­ta sfu­ma­tu­re di Sì. E giu­ra­no che da­ran­no bat­ta­glia la pros­si­ma volta sul­l’I­ta­li­cum. Ber­sa­ni vota Sì, poi fa il duro : “ Se non ci sa­ran­no mo­di­fi­che a I­ta­li­cu­m e ddl­ co­sti­tu­zio­na­le, d’ora in poi non vo­te­rò più Sì”. An­che i­ ter­ri­bi­li­ Cu­per­lo, Bindi e D’At­tor­re vo­ta­no Sì, ma su­bi­to dopo le can­ta­no chia­re: “ È il no­stro ul­ti­mo atto di re­spon­sa­bi­li­tà per non in­ter­rom­pe­re il per­cor­so ri­for­ma­to­re. Se il go­ver­no ri­fiu­ta ­di­ ria­pri­re il­ con­fron­to ­sul­le ipo­te­si di mi­glio­ra­men­to, cia­scu­no si as­su­me­rà le pro­prie re­spon­sa­bi­li­tà”.
Ecco, non si in­ter­rom­pe un per­cor­so : anche se an­ti­de­mo­cra­ti­co. E poi di quali “ mi­glio­ra­men­ti ” va­neg­gia­no, visto che in terza let­tu­ra il nuovo Se­na­to sarà blin­da­to e ine­men­da­bi­le? “ La ri­vo­lu­zio­ne –di­ce­va Fla­ia­no –è rin­via­ta a data da de­sti­nar­si a causa del cat­ti­vo tempo”. Però gli op­po­si­to­ri del gior­no dopo par­to­ri­sco­no un do­cu­men­to du­ris­si­mo con­tro la legge che hanno ap­pe­na vo­ta­to : “ Siamo da­van­ti a uno slit­ta­men­to del po­te­re le­gi­sla­ti­vo dal Par­la­men­to al­l’e­se­cu­ti­vo in as­sen­za di con­trap­pe­si e con una spin­ta verso un pre­si­den­zia­li­smo che non ha egua­li in Eu­ro­pa”. Ren­zi­tre­ma : la ­pros­si­ma­ vol­ta, sul nuovo Se­na­to alla Ca­me­ra, sono ca­vo­li amari. Il so­li­to pe­nul­ti­ma­tum. Qui lo voto e qui lo nego. L’al­tro­ie­ri ini­zia la madre di tutte le bat­ta­glie, in vista del­l’ul­ti­mo voto sul­l’I­ta­li­cum alla Ca­me­ra. L’in­vin­ci­bi­le ar­ma­ta ber­sa­nia­na ritma sui tam­bu­ri di guer­ra. Sta­vol­ta vo­ta­no No? Piano con le pa­ro­le. In di­re­zio­ne Pd, Renzi li mi­nac­cia con la pi­sto­la ad acqua : o l’I­ta­li­cum passa così o cade il go­ver­no e si vota. Basta an­da­re a ve­de­re le sue carte e si sco­pre il bluff : se non passa l’I­ta­li­cum, si vota con il Con­su­tel­lum, cioè con il pro­por­zio­na­le puro, e lui per rag­giun­ge­re il 51% deve ri­met­ter­si con B., e forse non gli basta. Ma so­prat­tut­to nien­te ca­pi­li­sta bloc­ca­ti, dun­que non potrà no­mi­nar­si i fu­tu­ri de­pu­ta­ti. In­ve­ce il ri­cat­to a salve va a fassinasegno per pa­le­se idio­zia dei ri­cat­ta­ti. Il ca­po­grup­po Spe­ran­za, noto sta­ti­sta di Me­ta­pon­to, se la squa­glia. Gli altri si squa­glia­no : qual­cu­no esce, gli altri re­sta­no ma non par­te­ci­pa­no al voto. A Mon­te­ci­to­rio, al mo­men­to della pugna, la­sce­ran­no l’au­la per non vo­ta­re No. Che volpi : così ab­bas­se­ran­no il quo­rum e i ren­zia­ni, più le frat­ta­glie al­fa­nia­ne e ca­si­nia­ne, si ap­pro­ve­ran­no l’I­ta­li­cum soli so­let­ti. Però i ber­sa­nia­ni pre­ci­sa­no che sul nuovo Se­na­to gli fa­ran­no un mazzo così. La pros­si­ma volta. Il so­li­to ar­mia­mo­ci e par­ti­te. Vai avan­ti tu che mi vien da ri­de­re. Di­ce­va Lon­ga­ne­si : “ I no­stri ri­vo­lu­zio­na­ri pre­ten­do­no di fare le bar­ri­ca­te con i mo­bi­li degli altri”. In fondo i ber­sa­nia­ni non sono poi così con­tra­ri al Par­la­men­to dei no­mi­na­ti : pur­ché qual­cu­no no­mi­ni anche loro. Il loro motto è : “ Se avan­zo se­gui­te­mi, se in­die­treg­gio no­mi­na­te­mi”.

Marco Travaglio

Il Fatto Quotidiano 17.04.2015

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