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Da Moretti a Bonafè, in tv c’è la droide renzina

moretti piciernoRe­ci­ta la se­con­da legge della ro­bo­ti­ca di Isaac Asi­mov : “ Un robot deve ob­be­di­re agli or­di­ni im­par­ti­ti dagli es­se­ri umani, pur­ché tali or­di­ni non con­trav­ven­ga­no alla Prima Legge”. Il noto rin­no­va­to­re Mat­teo Renzi ha rot­ta­ma­to anche Asi­mov. Da qui la crea­zio­ne di un nuovo robot –la droi­de ren­zi­na –che ri­spon­de a una legge de­bi­ta­men­te mo­di­fi­ca­ta : “ Le par­la­men­ta­ri ro­bo­ti­che de­vo­no ob­be­di­re agli or­di­ni im­par­ti­ti da me, pur­ché tali or­di­ni non con­trav­ven­ga­no a me stes­so”. La droi­de ren­zi­na è molto di moda nei sa­lot­ti te­le­vi­si­vi. Ge­ne­ral­men­te di bel­l’a­spet­to ma non trop­po, re­pli­ca i det­ta­mi del Gran Capo e dà co­lo­re al­l’ar­re­do.
Il mo­del­lo non è in real­tà nuo­vis­si­mo, de­ri­van­do in­fat­ti dal ce­le­bre Pro­to­col­lo C 3 BO Ber­lu­sco­nia­no, di moda a ca­val­lo tra i No­van­ta e gli Anni Zero gra­zie ai pro­to­ti­pi Car­fa­gna Al­gi­da e al mal­fun­zio­nan­te Ra­vet­to Blac­k­ber­ry. Prima di es­se­re messe in fun­zio­ne, le droi­de ren­zi­ne ri­po­sa­no in am­bien­ti crio­ge­niz­za­ti che ne pro­teg­go­no i mi­cro­chip. Al­l’ac­cen­sio­ne tutti i robot ri­pe­to­no la stes­sa frase: “ Siamo brave, pre­pa­ra­te prima an­co­ra che belle, ele­gan­ti, con un no­stro stile per­so­na­le”. Tali con­cet­ti, al­le­gra­men­te fan­ta­sio­si, sono stati for­mu­la­ti dal droi­de Mo­ret­ti du­ran­te un brea­k­do­wn dei cir­cui­ti in­ter­ni. Renzi ha tro­va­to le Pd: Apre 'loft' Renzi, 180mq tra foto Leopolda e bandiere Pdfrasi di­ver­ten­ti e fun­zio­na­li, in­se­ren­do­le dun­que nel (pic­co­lo) soft­ware delle droi­de.
Ana­liz­zia­mo le varie ti­po­lo­gie.
BO­SCHI RI­DENS. Mo­del­lo pro­dot­to in edi­zio­ne li­mi­ta­ta, si in­cep­pa con nien­te. È per que­sto usato dalla pro­pa­gan­da go­ver­na­ti­va solo in as­sen­za di in­ter­lo­cu­to­ri par­ti­co­lar­men­te birbi. È do­ta­ta di una co­mu­ni­ca­zio­ne es­sen­zia­le (tre frasi e se­di­ci pa­ro­le), che scan­di­sce con en­fa­si tea­tra­le. Esem­pio : “ Noi siamo il beneee”. Pia e an­ge­li­ca, par­ti­co­lar­men­te cara al Gran Capo. La cu­sto­dia della Bo­schi Ri­dens, chis­sà per­ché, ri­pro­du­ce le fat­tez­ze di Amin­to­re Fan­fa­ni.
MADIA VIT­TO­RIA­NA. Per uno stra­no ghi­ri­biz­zo del pro­gram­ma­to­re, fis­sa­to con l’età vit­to­ria­na, ha un aspet­to a metà stra­da tra Bee­tho­ven e una com­par­sa de L’età del­l’in­no­cen­za. Non ha mai mol­tis­si­mo da dire, quin­di ri­sul­ta adat­ta a ogni con­te­sto. Do­ta­ta di un Gps di non ul­ti­mis­si­ma ge­ne­ra­zio­ne, sba­glia so­ven­te porta di in­gres­so. È con­vin­ta di es­se­re mi­ni­stro.
MO­RET­TI CAN­GIAN­TE. Do­ta­ta di un op­por­tu­ni­smo pro­di­gio­so, ri­pe­te sem­pre quel­lo che ha ap­pe­na detto la per­so­na in quel mo­men­to più po­ten­te. In­spie­ga­bil­men­te per­ma­lo­sa (fatto inu­sua­le per un robot), spic­ca per le fun­zio­ni “ Pol­tro­na ” e “ Sti­pen­dio”. Seb­be­ne piciernove­ro­si­mil­men­te rea­liz­za­ta in ghisa e cad­mio, ama an­da­re ogni set­ti­ma­na dal­l’e­ste­ti­sta.
DOLCE PI­CIER­NO. Mo­del­lo pre­sto ab­ban­do­na­to poi­ché ri­te­nu­to par­ti­co­lar­men­te di­fet­to­so : una volta ac­ce­sa, sguai­na­va la ma­scel­la e spa­ra­va scioc­chez­ze alla ve­lo­ci­tà della luce. Per un po ’ ha fatto fol­klo­re, poi si è via via de­fi­la­ta.


FE­TISH BO­NA­FÈ. Il volto di Betty Boop, il sor­ri­so pres­so­ché eter­no e una pro­pen­sio­ne ai tac­chi con­di­vi­sa con quasi tutte le droi­di ren­zi­ne (tran­ne Dolce Pi­cier­no, ac­qui­sta­bi­le solo con bal­le­ri­ne fuc­sia). Viene usata da Renzi come sol­da­ti­na da trin­cea nei talk­show meno gra­di­ti : ogni volta perde il con­fron­to, poi però la ri­ca­ri­ca­no ed è su­bi­to pron­ta per nuove moraniWa­ter­loo.
HUN­GRY MO­RA­NI. Si ri­co­no­sce per i trat­ti os­su­ti e per l’e­spres­sio­ne cor­ruc­cia­ta. Esi­ste la ver­sio­ne nor­ma­le e quel­la De­lu­xe. Que­st’ul­ti­ma è im­pre­zio­si­ta da un ef­fi­ca­cis­si­mo si­ste­ma im­ple­men­ta­to di im­pro­pe­ri e sguar­di torvi : se per esem­pio pro­nun­ci “ Gril­lo”, lei ti bom­bar­da la casa. Re­cen­te­men­te sono state poi va­ra­te Pic­co­la Pini, Asca­ni Bo­rio­sa e La­bi­le Quar­ta­pel­le, mo­del­li eco­no­mi­ci e di ri­ser­va. Non hanno qua­li­tà evi­den­ti, se non –ap­pun­to – l’ap­pa­ren­te man­can­za di qua­li­tà evi­den­ti. Che è poi la cifra delle droi­di ren­zi­ne.

Andrea Scanzi
Il Fatto Quotidiano 16.04.2014

 

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