L’assessore ai lavori pubblici allontana l’ipotesi di una riqualificazione della giunta comunale. Resta centrale il dibattito sulla costruzione del capannone Saure.
Ospite del circolo del Partito Democratico cittadino, la giunta Farina ha aperto le porte del dialogo con una “chiara e ferma intenzione di coinvolgere il partito nelle scelte dell’amministrazione comunale” come ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Vito Malanga. Un incontro propositivo, come lui stesso lo ha definito, dove la giunta ha confermato di fatto, l’inizio di una nuova fase dia dialogo e partecipazione. All’incontro infatti, erano presenti anche il vice sindaco Donato Cifrodelli e l’assessore Salvatore Russomanno. La richiesta di azzeramento delle deleghe richiesta a più voci, a detta dell’assessore Malanga è stata affrontata, ma non come questione prioritaria. Le pressioni esercitate sul sindaco nelle settimane precedenti di riequilibrare i poteri all’interno dell’esecutivo, sarebbbero state superate. “Il sindaco deve essere lasciato in pace” ha tuonato Malanga. “All’incontro si è parlato di una maggiore collaborazione nelle scelte amministrative: non solo con il Pd ma con tutte le altre associazioni. E’ vero che è stato affrontato anche il discorso della situazione amministrativa, ed abbiamo convenuto di promuovere incontri tematici per coinvolgere i cittadini e alimentare la partecipazione nelle scelte”.
Sull’azzeramento delle deleghe richiesto Malanga non ha dubbi: “Non ci sono pressioni sul sindaco, e questa è una questione marginale. Abbiamo affrontato un discorso politico sull’inaugurazione di una nuova stagione”. Appianate le divergenze interne, cade anche la possibilità di dover affrontare nuove fibrillazioni legate all’approvazione del bilancio. “All’orizzonte non c’è nulla di urgente che possa determinare preoccupazioni, o valutazioni di altra natura”. Accantonato il nodo interno, Caposele si concentra intorno a Saure, per impedire la costruzione dell’ecomostro. Il comitato unitario sta vagliando in queste ore la proposta illustrata dal Commissario delegato di Governo per la Pavoncelli bis, Roberto Sabatelli, che ha proposto la sostituzione delle grate di ferro del capannone, con delle vetrate, per mitigare l’impatto ambientale.
“La costruzione che funge da copertura di un pozzo di collegamento del nuovo acquedotto che porterà in sicurezza l’acqua in Puglia, è abnorme ed inserito in un contesto architettonico da preservare” ribadisce il consigliere Salvatore Conforti. “L’area è quella delle cantine, dei parchi, dell’ingresso turistico del paese. Una soluzione alternativa è stata proposta, ma pare che la struttura commissariale dello Stato (l’opera è definita strategica), non voglia compromessi.La vicenda continua con tensioni e attese di una cittadinanza che ha necessità, in questi momenti, di vivere, dopo tante tensioni, un po’ di tranquillità sociale. L’amministrazione comunale ha affidato le trattative ad un comitato nel quale c’è anche una buona parte di esponenti politici. Forse, sarebbe il caso di prendere di petto una questione che tutti vogliono risolvere in modo netto e senza impatto ambientale, anche se a monte esistono, purtroppo, autorizzazioni comunali (superficiali ed errate) sulle quali l’iter della costruzione del capannone, è stato basato. Nulla è perduto” ha argomentato. Non si esclude dunque, che nelle prossime ore il comitato possa chiedere all’amministrazione di prendere posizione rispetto alla questione.
Elisa Forte
Ottopagine 31.03.2015