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Caposele- Sabatelli: Il Parco non si è espresso – Cione, scrive a Caldoro

farina_sabatelliSaure, Sabatelli: “L’Ente Parco non si è espresso”
Caposele, il sindaco Farina convoca Sabatelli, l’impresa e le associazioni. Il Commissario di Governo esclude varianti all’opera.

“Il Parco dei Monti Picentini è il maggiore responsabile, perchè Saure ricade nella zona di competenza dell’ente, e dovevano sollevare l’incompatibilità dell’opera con l’impatto paesaggistico: se l’avessero fatto, sarebbero state accettate le modifiche”. Non le manda certo a dire il Commissario Delegato di Governo per la Pavoncelli bis Roberto Sabatelli, che dopo un primo incontro a Caposele con amministrazione e associazioni, conferma una totale disponibilità ad andare incontro alle richieste dei cittadini. “All’epoca della Conferenza di Servizi, come dell’approvazione della Valutazione di Impatto Ambientale, il Parco ha sollevato l’incompatibilità della costruzione della centrale idroelettrica, che però non ricadeva nel perimetro dell’ente, ma in Vallone delle Brecce. Oggi si tace, perchè non conviene parlare”. Le approvazioni acquisite a tempo debito dalla struttura commissariale blindano di fatto la costruzione del capannone a copertura del pozzo a Saure.cantiere saure1

“Resto a completa disposizione per verificare la possibilità di mitigare l’impatto ambientale dell’opera, ma non c’è la possibilità dal punto di vista amministrativo di apportare varianti onerose al manufatto perchè non avrebbero giustificazione con la Corte dei Conti, a cui dovrei rispondere io” spiega Sabatelli. “Il sindaco convocherà a breve un incontro a cui parteciperà anche l’impresa , per vagliare l’ipotesi di una variante allo stesso prezzo”.

Ma il  problema è che si richiede la modifica di un’opera che ha tutti i crismi. “E’ troppo facile costruire prima l’opera e poi decidere se può andare bene” ironizza il commissario.

In occasione dell’incontro a Caposele intanto, la minoranza ha presentato la documentazione relativa al Piano Urbanistico Comunale, in cui si evidenzia Saure come “zona rossa inedificabile. Non solo. Il capogruppo di minoranza Antonio Cione ha già presentato una copiosa documentazione per chiedere istanza al Governatore Caldoro di eliminare la costruzione dell’opera. “L’area è stata stralciata dalla zone di inedificabilità, e nell’approvazione del progetto costituisce variante urbanistica” chiarisce.

“Sto tentando di soddisfare le richieste delle associazioni, ma non per questo sono disposto a procurare danni erariali: se si accontenteranno di opere di mitigazione sono titolato a farlo, ma l’abbassamento dei pilastri, come richiesto, non è posibile. L’impresa ha detto che verrebbe meno la funzionalità dell’opera, e io non potri chiedere ciò che non è legale” conclude. 

Elisa Forte
Ottopagine 24.03.2015

Antonio Cione1Pozzo Saure, Cione scrive a Caldoro
“Non c’è compatibilità urbanistica, la struttura va abbattuta”

La situazione sociale e culturale a Caposele è sempre in fermento dopo l’incontro dello scorso giovedì con il commissario Roberto Sabatelli, è sempre più scottante. Ad intervenire è il consigliere comunale Antonio Cione che scrive al Governatore della Regione Campania, al presidente della Provincia di Avellino, al Presidente del Parco dei Monti Picentini, all’Acquedotto Pugliese ed al commissario Sabatelli.
“In località Saure di Caposele – scrive Cione – è in corso di realizzazione un manufatto di notevole volumetria in Zto, in completa difformità dal vigente strumento urbanistico comunale, che fa divieto di nuove edificazioni. Il Comune di Caposele, in sede di accordo con l’allora Eaap, sotteso ad alla realizzazione della Pavoncelli bis, sottoscrisse convenzione con cui quest’ultimo Ente si impegnava a riqualificare tutta l’area delle sorgenti del Sele e, in particolare, a destinare a Parco l’area in località Saure di sua proprietà. Inoltre, la zona in questione ricade in area vincolata perché ricompresa nel sospensioneParco dei Monti Picentini e non si rileva la possibilità di poter edificare volumetrie così rilevanti come lo sono quelle in costruzione. Anche l’Autorità di Bacino del Sele ha vincolato il sito su cui si sta edificando il manufatto in questione che risulta ricompreso in zona a pericolosità reale da frana.
Il Comune di Caposele non ha mai assunto alcuna variazione e neanche gli altri Enti che hanno mai vincolato la zona hanno mai variato i rispettivi strumenti di vincolo. La dichiarata compatibilità urbanistica dell’intervento, a firma del commissario Sabatelli, è del tutto arbitraria. La realizzazione di detto capannone, oltre che urbanisticamente difforme e gravemente impattante sulla destinazione Parco della zona stabilita tra Comune e AQP nel 1997, costituisce un vero e proprio sfregio ambientale del tutto gratuito e potrebbe facilmente essere sostituito da diversa soluzione tecnica confacente ai luoghi. Associazioni e cittadini di Caposele, riuniti in pubblica assemblea di sabato 7 marzo, si sono costituiti in comitato ed hanno promesso incontri per manifestare il loro forte dissenso contro l’inusitato scempio ambientale che si sta consumando nella parte più antica, significativa e bella del loro paese. Nell’incontro di giovedì 19 marzo del comitato con l’ingegnere Sabatelli è stata chiesta la demolizione del capannone e di procedere alla copertura del pozzo A con soluzione tecnica più consona ai luoghi. Per tutti questi motivi chiedo al Governatore della Campania ed ai rappresentanti di tutti gli organi interessati alla questione di voler prontamente porre in essere ogni attività al fine di eliminare il capannone di copertura del pozzo A in località Saure di Caposele in quanto ingiusto e spropositato sfregio ambientale, realizzato in difformità dallo strumento urbanistico vigente in Caposele e senza il rispetto della normativa sopra richiamata. Sollecito, in modo particolare, Caldoro, quale Presidente della Regione Campania, a voler assicurare la riconduzione alla legalità ed al rispetto ambientale e storico dei luoghi degli interventi in corso di realizzazione, mediante l’esercizio di ogni potere , anche sostitutivo, come per legge”.

Redazione
Il Quotidiano del Sud  versione cartacea 24.03.2015

 

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