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Caposele – Pavoncelli – Saure: il caso

_DSC8173L’impatto dell’opera e la difesa del territorio. Farina: prima l’ambiente. Conforti: blocchiamo i lavori.

La Pavoncelli Bis è sempre al centro del dibattito politico ed amministrativo a Caposele dove si discute della questione legata alla megastruttura posizionata in località Saure. Una struttura al centro della discussione di gruppi politici, di partiti e di associazioni ambientaliste e che è stata trattata nella pubblica assemblea organizzata dal Gruppo attivo “Luciano Grasso”.
Durante l’incontro è stato stilato un documento per dire no a quella struttura e per far capire al Governo ed al suo commissario Roberto Sabatelli che bisogna tutelare l’ambiente ed il territorio di Caposele. Il sindaco di Caposele Pasquale Farina commenta:farina_conforti
“L’amministrazione comunale sta discutendo con i diretti interessati per trovare una soluzione verso il minor impatto ambientale. La nostra amministrazione non ha nessuna responsabilità perché, a differenza di quel che si dice, il parere positivo è stato dato nel lontano 1997, non oggi. Siamo attenti alla questione e, a parte le solite strumentalizzazioni di chi non ha mai visto ed oggi vede quella struttura, abbiamo già chiamato, convocato e discusso con il commissario della Pavoncelli bis Roberto Sabatelli. Il commissario ritiene di essere a posto con i documenti amministrativi necessari per la realizzazione dell’opera, ma noi abbiamo spiegato che è necessario trovare una soluzione. Ecco perché siamo convinti che è necessario confrontarsi e discutere in maniera serena e con senso di responsabilità per trovare una soluzione che eviti un impatto ambientale assurdo come quello che si sta prospettando. Con il dialogo riusciremo a trovare una soluzione”.
Il consigliere comunale di maggioranza Salvatore Conforti chiama tutti a restare uniti per evitare uno scempio ambientale e per ripartire con un nuovo ragionamento ed un nuovo stile socio-politico.
_DSC8196“La questione ambientale – commenta – è l’inizio di una riflessione più profonda che si può fare sul nostro territorio in riferimento all’ambiente, al turismo ed alla cultura. Il tutto entrando in sinergia con quelle associazioni che già da tempo lavorano e che, spesso e volentieri, a dire il vero sono state dimenticate o messe da parte in modo sbagliato. E’ un momento da cogliere al volo con senso di responsabilità e con l’obiettivo di un vero rilancio per la nostra comunità e_DSC8201 per tutto il territorio irpino. Dobbiamo restare uniti. La questione Saure è un momento di avvio, ma è chiaro che la base della discussione deve essere politica, quindi, amministrazione, cittadini, gruppi attivi ed associazioni: tutti insieme con l’obiettivo comune di difendere il nostro territorio. Personalmente sono tra quelli a favore della Pavoncelli Bis, ma al commissario Sabatelli ed al Ministero dico che è necessario tener ben presente la tutela e la salvaguardia del territorio.
In nome della Pavoncelli Bis non si può fare ciò che si vuole della nostra terra. E’ il caso, una volta tanto per un motivo serio, di bloccare i lavori e trovare soluzioni alternative che tutelino il nostro territorio. Per questo bisogna parlare e non restare in un silenzio che spesso può essere colpevole e complice”.

Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 10.03.2015

Lavori Saure chiesto il congelamento

piantaE’ stato redatto ieri in serata presso un noto albergo del paese un documento condiviso da una larga rappresentanza cittadina, sui lavori di copertura del pozzo a Saure gestiti dalla struttura commisariale di Governo per la Pavoncelli bis. Già questa mattina il plico arriverà nelle mani del sindaco, con la specifica richiesta di utilizzare tutti gli strumenti in suo potere per sospendere nei fatti la costruzione del capannone. La strategia difensiva di Saure e di uno dei siti più caratteristici del paese è maturata nel corso della riunione di sabato scorso nei locali di Casa Houston. Tutti i presenti hanno convenuto di dovere presentare il documento al Ministro Lupi, al Commissario Sabatelli e al Sindaco per richiedere: “L’immediata sospensione dei lavori del capannone; l’individuazione di una soluzione _DSC8196tecnologica alternativa; la costituzione di una commissione di monitoraggio sugli effetti ambientali della realizzanda galleria”. All’assemblea cittadina erano presenti, oltre ai cittadini, anche il Gruppo attivo Luciano Grasso, il circolo Pd, il Circolo Arcobaleno, i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, la minoranza consiliare, il vice sindaco Donato Cifrodelli e il consigliere Salvatore Conforti. “La discussione, all’inizio è stata condizionata dal primo intervento di Luciano Malanga del M5S che ha polemizzato a tutto campo, non solo sul “mostro delle Saure” ma sull’intera opera della Pavoncelli Bis” riportano i presenti. Poi la discussione si è incanalata positivamente e grazie ad una serie di interventi, è stata raggiunta una direttiva comune. Il cavillo legale per congelare l’ecomostro a Saure intanto, è stato subito dimostrato. L’avvocato Nino Chiaravallo ha evidenziato che la convenzione integrativa del 1996 con l’Aqp, aggiungeva nuovi e importanti vantaggi per Caposele, fra cui la sistemazione a parco della zona “Saure”. La convenzione del 1997 fu, pertanto, la contropartita ottenuta dal Comune per la realizzazione della Pavoncelli Bis.

Redazione
Ottopagine versione cartacea 10.03.2015

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