I deputati con l’aspirante governatore Ciarambino <<Aree interne da valorizzare con progetti moderni>>.
Trasporti, sviluppo turistico e valorizzazione delle risorse territoriali. Questi i punti cardine del programma del Movimento Cinque Stelle per le elezioni regionali della Campania. Ieri un primo incontro ad Avellino tra i candidati scelti dalla rete con le primarie on line e i deputati del Movimento, tra cui l’irpino Carlo Sibilia, il presidente della Commissione di vigilanza Rai Roberto Fico e il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.
Una riunione a porte chiuse, quella con gli aspiranti consiglieri regionali delle cinque province campane (in irpinia Ciampi, Pallini, Guidi e Carosella), tra loro anche Valeria Ciarambino, scelta dal web per ambire allo scranno più alto di Palazzo Santa Lucia. <<L’obiettivo del M5S – ha spiegato Fico – è vincere le elezioni in Campania, abbiamo messo in campo una lista di persone oneste e siamo pronti a raccogliere i frutti di un lavoro avviato sul territorio ormai da anni. Siamo consapevoli che la corsa per le regionali è più complicata di quella per le politiche perché si tratta di un voto ancora legato a logiche paretali e partitiche. Ma se i cittadini comprenderanno che c’è bisogno di un cambio culturale e che con noi è possibile, non ci sarà centrodestra o centrosinistra che tenga>>.
La candidata presidente, Valeria Ciarambino, ha rilanciato sui bisogni essenziali dei cittadini campani: <<le priorità sono sotto gli occhi di tutti, dalla sanità ai trasporti, dall’incapacità di chi ha amministrato fino ad ora il territorio da un punto di vista turistico, valorizzando le specificità. Ci candidiamo a porre fine alla stagione delle rincorsa alle emergenze per nascondere tagli ai servizi essenziali>>. E sull’Irpinia ha aggiunto: <<C’è bisogno di una politica che torni ad avere cura dei cittadini e dei territori. Quella di Avellino è una provincia a vocazione agricola, caratterizzata da borghi antichi unici e da prodotti enogastronomici di eccellenza e non può che ripartire dal turismo>>. Per Sibilia l’Irpinia rinasce se in grado di trattenere qui i suoi giovani, con politiche di sviluppo da legare indispensabilmente al ripristino di un sistema di trasporto su ferro e non solo che faccia uscire dall’isolamento le aree interne. <<Altro che progetti anacronistici come quello dell’Area Pilota Alta Irpinia con la presidenza di Ciriaco De Mita – ha commentato Sibilia – non crediamo a questi giochini politici che non si realizzano mai, fatti dagli stessi personaggi che guardano all’Europa ma non sono in grado di far riparare neanche una buca sotto casa. Lo dimostra il fatto che Avellino è tra gli ultimi posti in Italia per eco sistema urbano>>.
Tra le battaglie lanciate dai 5 Stelle quella contro l’innalzamento delle soglia di sbarramento per le regionali. <<Una manovra antidemocratica – ha accusato Sibilia – per mettere in difficoltà i partiti più piccoli. Lanceremo dal web una richiesta al consiglio regionale per tornare sui suoi passi. Con le Regionalie abbiamo dato una lezione a livello mondiale, con la possibilità data a chiunque di poter proporre la propria candidatura, allegando il curriculum vitae, senza dover andare ad acquistare alcuna tessera di partito>>.
Ma è proprio il concetto di democrazia interno che ha movimentato la mattinata dei 5 Stelle, con la protesta di una trentina di attivisti dei Meetup di Avellino e Mercogliano, alcuni venuti anche da Salerno, invitati a lasciare la sala perché non essendo candidati non erano titolati a partecipare alla riunione. <<Assurdo – ha tuonato Gaetano Capossela del Meetup Mercogliano – eravamo venuti per proporre le nostre idee, visto che tutti i giorni raccogliamo i disagi del territorio. Ci mettono alla porta perché ormai tra i Meetup e i nostri rappresentanti a Roma c’è una grossa distanza. Cacciare degli attivisti da una riunione non è certo democratico>>. Delusi e amareggiati, gli <<amici di Beppe Grillo>> hanno fatto ritorno a casa, accusati dagli altri di aver voluto <<lavare i panni sporchi fuori dalla famiglia>>.
di Rossella Fierro
Il Mattino di Avellino 08.02.2015