Cione e Melillo chiedono l’annullamento della delibera.
In seguito alla delibera della Giunta Comunale sulla nomina di un legale di fiducia dell’ente, i consiglieri Antonio Cione e Lorenzo Melillo hanno reiterato la richiesta di auto annullamento della delibera. Secondo i consiglieri di minoranza, infatti, vi era un’illegittimità per la ‘carenza del quorum strutturale per la validità della costituzione dell’organo deliberante, essendo stati presenti solo due componenti dei quattro che compongono tale organo”.
La motivazione, secondo i consiglieri, è data dal fatto che l’art. 42 del vigente Statuto Comunale, sul funzionamento della Giunta, recita “La Giunta è convocata e presieduta dal sindaco che coordina e controlla l’attività degli assessori e stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni, anche tenuto conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori. Le modalità di convocazione e di funzionamento della Giunta sono stabilite in modo informale dalla stessa.
Le sedute sono valide se è presente la metà dei componenti escluso il Sindaco e le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei presenti”.
<<Nel caso specifico – continuano i consiglieri – l’assessore Vito Malanga ha assunto le funzioni di Presidente in sostituzione del sindaco, e dunque l’assessore Salvatore Russomanno non può bastare da solo a raggiungere la “metà dei componenti escluso il sindaco”, i quali, in conclusione, non possono che essere sempre almeno oltre il presidente dell’organo deliberante. Colui che presiede la Giunta comunale diventa, primus inter pares, e non può essere considerato per il raggiungimento della “metà dei componenti escluso il sindaco”, appunto perché è escluso da tale computo essendo a priori necessaria la sua presenza”.
Redazione
Il Quotidiano del Sud versione cartacea 19.01.2015
Prove tecniche da Sindaco (faccio tutto io, so tutto io, decido io)
…..che fine miserabile per questo paese.