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Caposele-Trasferimento idrico, opposizioni contro la Puglia

_DSC3000Caposele Futura chiede l’annullamento del rinnovo della concessione dei 363 litri. Mediano i Dem: “La convenzione deve essere ridiscussa, potrebbe produrre svantaggi”. Sono scaduti ieri i termini di legge per la presentazione delle osservazioni alla Via.

Sono scaduti ieri i termini concessi per legge per la presentazione di osservazioni allo studio di impatto ambientale presentato dall’Aqp in merito alla “Istanza di rinnovo concessione di grande derivazione d’acqua dalle sorgenti della Sanità nel Comune di Caposele per la portata media di 3,63 moduli” depositata il 30 ottobre scorso alla Provincia di Avellino. Una questione considerata superata da parte dell’amministrazione comunale guidata da Pasquale Farina, ma che ha riaperto al contrario un animato dibattito sulla convenzione stipulata nel 2012 fra Comune, Regione Puglia e Acquedotto Pugliese. Al fronte dei dissidenti rappresentato dal Pd provinciale, dall’Ato e dall’Alto Calore, in queste ore si sono pronunciati a riguardo anche “Gli abitanti di Caposele” rappresentati dal gruppo di minoranza “Caposele DSC_0024_ridottaFutura” con formale opposizione al “Rinnovo della concessione per la derivazione e utilizzazione di acqua pubblica dalle sorgenti della Sanità in Comune di Caposele – Decreto Reale 11 maggio 1942”, e il Partito Democratico cittadino, guidato dal coordinatore Armando Sturchio. Mentre per quest’ultimo la scadenza dei termini delle osservazioni alla V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) non sono uno snodo decisivo per dirimere le questioni più complesse della convenzione, sarà presentato comunque nelle prossime ore un atto formale alla Regione Campania, “Affinché si riaffermi il diritto d’uso del popolo caposelese sui 363l/s nell’eventuale Concessione di derivazione e si richiedano all’Aqp S.p.A. gli interventi necessari alla salvaguardia del nostro territorio” come si legge nel documento redatto nel recente direttivo. Valutate le criticità della Convenzione sottoscritta dal Comune di Caposele con l’Aqp, la direzione Dem ha convenuto che in prospettiva, in mancanza di interventi, “Potrebbe produrre effetti svantaggiosi per il nostro comune ed i suoi abitanti” e quindi ha deliberato “l’impegno a promuovere un’urgente iniziativa politica che coinvolga anche DSC_0037ridottai livelli provinciali e regionali del partito, affinché si formi un nuovo tavolo di trattative con l’Aqp per modificare i punti critici della convenzione”. Resta in piedi intanto, il clamoroso ritardo (circa due anni) con cui l’Aqp ha presentato formale istanza alla Regione Campania per ottenere il rinnovo della concessione. Un elemento su cui la minoranza consiliare ha fondato gran parte della sua tesi. Non solo. Il documento insiste con “la rinuncia da parte di Caposele e dei caposelesi, (non solo dell’amministrazione per intenderci) di rientrare nell’uso dei 363 litri al secondo in cambio di un corrispettivo economico da parte della società di Bari”. Ma la contitolarità del diritto non sarebbe mai stata esercitata. Un eventuale accoglimento della richiesta, infine , “determina, in forma capziosa l’assurda ed illegittima circostanza per cui l’ottima risorsa idropotabile, fin dalla fonte, ovvero ad assoluto “costo zero” per il gestore, possa da una S.p.a. essere poi rivenduta, con lucro, ai contitolari di un diritto d’uso pubblico abitanti nel territorio in cui detto bene affiora ed è immediatamente captato”. Sono infatti i cittadini, mille e 400 in tutto, che in quanto titolari di un diritto d’uso sui 363 litri al secondo, e reiterano formale opposizione all’istanza di rinnovo della concessione”. Il rientro del diritto d’uso in capo ai cittadini e il ritardo della presentazione dell’istanza datata 2011, potrebbero essere ritenuti elementi ancora troppo deboli per condizionare la Via e tirare il freno a mano. D’altro canto, la presentazione di argomentazioni tecniche valide, potrebbero incidere positivamente sul lavoro della commissione regionale e azzerare “le carte” sottoscritte dall’amministrazione comunale.

Elisa Forte
Ottopagine versione cartacea 31.12.2014

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